Una ricerca condotta dall'I.R.C.C.S. Neuromed, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e altri centri internazionali, ha evidenziato come un particolare recettore nervoso, mGlu3, possa avere un’azione protettiva nell’evoluzione della malattia di Parkinson. Pubblicato sulla prestigiosa rivista NPJ Parkinson's Disease, lo studio suggerisce una strada innovativa per approcci terapeutici più efficaci.
Il recettore mGlu3, che appartiene al gruppo dei Recettori Metabotropici per il Glutammato, è stato studiato sia in modelli animali che in pazienti umani. Per quanto riguarda i primi, i ricercatori hanno esaminato topi cosiddetti “knockout”, geneticamente privi di questo recettore, confrontandoli con topi nei quali il recettore era normalmente funzionante. Tutti gli animali sono stato esposti a una specifica sostanza, MPTP, che riproduce molti aspetti fisiologici del Parkinson. I ...
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