Polmoni a rischio per almeno 6 mesi e un terzo dei pazienti gravi guariti con difficoltà respiratorie croniche. È il triste lascito dell’infezione da nuovo coronavirus segnalato dagli esperti della Società Italiana di Pneumologia.
Ovviamente, a pagare dazio in misura maggiore sono quei pazienti che hanno trascorso più tempo in terapia intensiva, trattamento salvavita ma estremamente pesante per l’organismo. «Quello che ci preoccupa - spiega Marta Lazzeri, presidente dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ARIR) e fisioterapista all’ospedale Niguarda di Milano, intervistata dal Corriere della Sera - sono le conseguenze a lungo termine per i pazienti più gravi, che hanno subito una polmonite importante, perché temiamo ci possa essere un’evoluzione in fibrosi polmonare, con cicatrici permanenti ai polmoni. Questa malattia ha ancora moltissime incognite. Chi è stato ...
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