Un trapianto di rene da sveglia

L’anestesia generale non era praticabile

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Una ragazza di 25 anni ha ricevuto un trapianto di rene donato dalla madre senza sottoporsi ad anestesia generale. L’anestesia era infatti impraticabile per via della sua condizione, una fibrosi cistica che non consentiva l’intubazione.
Rifiutata da un altro centro italiano, è stata operata al Sant’Orsola per un trapianto di rene da donatrice vivente, sua mamma Rosaria. È la storia complessa ma a lieto fine di Veronica, 25 anni, la prima paziente operata di trapianto in anestesia loco-regionale all’IRCCS.
“Veronica soffre di fibrosi cistica e il suo quadro clinico è complessivamente difficile, contraddistinto da un’insufficienza respiratoria che rendeva impossibile anche solo ipotizzare l’anestesia generale: i rischi erano troppo alti”, spiega il prof. Gaetano La Manna, Direttore Nefrologia, dialisi e trapianto dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. “Abbiamo scelto di proporle un ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 03/07/2023 15:40:00

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