L'utilizzo del laser in neurochirurgia è sempre più diffuso. Michael Schulder, vicepresidente del Brain tumor Center Cushing Neuroscience Institute di New York, ne spiega i motivi: “negli ultimi dieci anni la tecnologia laser (LITT), grazie al miglioramento delle apparecchiature e l’uso di un monitoraggio costante dei cambiamenti di temperatura dell’encefalo in risonanza si è diffusa sempre di più”.
La tecnica è stata utilizzata per la prima volta sul tumore del fegato e poi sull’encefalo. Il primo ad applicarla, a Parigi sei anni fa, fu Alexander Carpentier.
Da allora l’uso dei laser si è diffuso in tutto il mondo come modalità terapeutica innovativa e la letteratura scientifica in merito è cresciuta notevolmente.
“Questa metodica – illustra Schulder - trova applicazione non solo per le lesioni encefaliche profonde, ma anche per quelle più superficiali. Negli Stati Uniti e in ...
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