Facilitare la diagnosi dei disturbi cognitivi e dell’Alzheimer. È questo l’obiettivo delle prime raccomandazioni intersocietarie europee realizzate dagli esperti delle maggiori società scientifiche del settore e pubblicate su The Lancet Neurology. Il documento aiuterà i clinici ad arrivare prima e meglio a dare un nome al problema di chi manifesta i primi segni di un deterioramento cognitivo, riconoscendo se si tratti di Alzheimer, come avviene in un caso su due, o di un’altra forma di demenza.
“Queste raccomandazioni nascono dall’esigenza di avere indicazioni condivise, internazionali e ben documentate ma soprattutto centrate sulla presentazione clinica dei sintomi, sul paziente anziché sulla malattia” spiega Flavio Nobili, co-coordinatore dello studio e Professore di Neurologia all’Università di Genova Irccs Ospedale Policlinico San Martino, centro tra i coordinatori del progetto ...
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