L'utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali (Nao) va considerato anche alla luce del rischio di emorragia rispetto ai farmaci tradizionali come warfarin. Secondo uno studio dell'Università di Birmingham condotto dal dott. Gregory Lip, i Nao mostrano tassi di morte ed emorragie significativamente inferiori rispetto agli antagonisti della vitamina K.
Sul British Medical Journal, Lip spiega: «Il trattamento anticoagulante orale, attuato sia con gli antagonisti della vitamina K sia con i nuovi anticoagulanti orali diretti, è essenziale per la prevenzione dell'ictus, dell'embolia sistemica e della mortalità per tutte le cause nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare e uno o più fattori di rischio per l'ictus. Tuttavia, anche se l'uso dei nuovi anticoagulanti orali nella pratica clinica quotidiana è in aumento dalla loro commercializzazione, è finora stato pubblicato un confronto su ...
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