Autismo, il cibo non è una discriminante

La selettività alimentare non influenza la gravità della patologia

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Il rifiuto di alcune categorie di cibo non ha effetti sull’intensità dei sintomi a carico di un bambino autistico. Non si registrano infatti differenze a livello di quoziente intellettivo o di abilità generali.
A dirlo è uno studio dei ricercatori del Bambino Gesù di Roma, che hanno pubblicato sulla rivista Appetite gli esiti della loro ricerca. La selettività alimentare è effettivamente un problema assai diffuso fra i bambini autistici, presente più o meno nel 50 per cento dei casi. Si tratta di una percentuale molto superiore a quella che interessa la popolazione pediatrica generale, dove si attesta al 30%.
I bambini autistici tendono a selezionare gli alimenti in base alla loro forma, al colore e alla consistenza, trasformando molte volte il pasto in un momento davvero difficile. I ricercatori italiani hanno deciso di dedicare uno studio proprio a questo particolare aspetto, ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 20/07/2015 17:14:00

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