Sulle pubblicità di marchi famosi, soprattutto americani e nord europei, imperversano da qualche tempo modelle ‘curvy’ che strizzano l’occhio al pubblico sempre più vasto delle donne (ma anche uomini) in sovrappeso o francamente obese. È il frutto di astute campagne di marketing che fanno leva sul trend topic di body positivity, reinterpretandolo però in maniera confondente rispetto ai messaggi di prevenzione.
“Non ci stancheremo mai di ribadire – afferma il professor Massimo Volpe, Presidente della Società Italiana di Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) - che i chili di troppo, sia quando configurano ‘sovrappeso,’ che ‘obesità ’, vanno considerati una malattia vera e propria, oltre che un importante fattore di rischio per tante altre patologie, da quelle cardio-metaboliche, ai tumori, a quelle osteo-articolari. Valorizzare la body positivity e condannare il body shaming è sacrosanto se ...
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