Anche le persone che non mostrano problemi uditivi possono soffrire di tinnito o acufene, il fastidioso ronzio alle orecchie che colpisce almeno un adulto su 10.
Il fenomeno potrebbe essere legato alla degradazione delle fibre del nervo acustico non rilevata dai normali test uditivi. A dirlo è uno studio volto dai ricercatori del Mass Eye and Ear di Boston e pubblicato su Scientific Reports.
Alla base del disturbo ci sarebbe quindi una degenerazione neurale cocleare (CND), un tipo di perdita di udito che si verifica a livello di connessioni sinaptiche esistenti fra cellule ciliate della coclea e nervo acustico.
«Oltre al fastidio di avere un persistente ronzio o altri suoni nelle orecchie, i sintomi del tinnito sono debilitanti per molti pazienti causando disturbi del sonno, isolamento sociale, ansia e depressione, influendo in modo negativo sul rendimento lavorativo e riducendo ...
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