La malattia di Parkinson aggredisce uomini e donne in maniera diversa. Gli uomini colpiti, infatti, sono più numerosi del 50% mentre tra le donne è tre volte più frequente la comparsa di quei movimenti involontari che costituiscono gli effetti indesiderati del farmaco più usato per tenere sotto controllo i tremori tipici della malattia, la levodopa.
Anche rispetto alla progressione della malattia ci sono importanti differenze: nei maschi, infatti, a farne le spese sono soprattutto le capacità di comprensione e di ragionamento mentre nel genere femminile sono più frequenti ansia e depressione. Per le donne sono anche più gravi le ricadute sociali: oltre alla compromissione della propria capacità lavorativa, perdono anche il ruolo all’interno della famiglia.
Proprio alla malattia di Parkinson e alle parità tra uomo e donna nella buona salute e nella cura l’Istituto Neurologico “Carlo ...
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