Le persone che soffrono di Parkinson spesso sviluppano nel tempo comportamenti impulsivi-compulsivi – come la dipendenza dal gioco d’azzardo, i disturbi dell’alimentazione o l’ipersessualità – che riducono ulteriormente la loro qualità della vita e quella della loro famiglia.
A lungo si è pensato che questi disturbi fossero un effetto collaterale dei farmaci, ma uno studio pubblicato oggi su Molecular Psychiatry suggerisce al contrario che la loro origine è nelle alterazioni cerebrali dei circuiti di gratificazione, frutto del danno causato dalla malattia stessa. La scoperta è dei ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele in collaborazione con l’Università di Belgrado, e apre la strada a nuovi strumenti predittivi che permetteranno di anticipare l’insorgenza di questi disturbi e intervenire con trattamenti tempestivi.
La malattia di ...
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