La malattia di Lyme, causata dai batteri del genere Borrelia e trasmessa da zecche, può talvolta evolvere in forme croniche difficili da trattare. È stato ipotizzato che una delle ragioni alla base della persistenza dell’infezione risieda nella capacità di Borrelia di organizzarsi in strutture tridimensionali, una sorta di "pellicola protettiva" nota come biofilm. In sintesi, sono comunità di batteri immerse in una matrice formata da polisaccaridi, proteine e acidi nucleici. Tale matrice può limitare la penetrazione degli antibiotici e compromettere l’efficacia delle risposte immunitarie del corpo umano, favorendo così la sopravvivenza della popolazione batterica.
Lo rivela un nuovo studio coordinato dall’Istituto Dermatologico San Gallicano IRCCS di Roma, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, l’Università di Lubiana e finanziato dall’Associazione Lyme Italia e Coinfezioni ...
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