Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine rivela un nesso significativo fra le apnee ostruttive del sonno (Osa) gravi e non trattate e la presenza nel soggetto di un'ipertensione resistente ai farmaci.
Reena Mehra, che lavora presso gli University Hospitals di Cleveland, spiega: “la presenza di valori pressori elevati resistenti al trattamento è un indizio della possibile presenza di Osa, una malattia cronica che aumenta il rischio cardiovascolare”
La prima autrice dell'articolo ha analizzato insieme ai suoi colleghi i dati dei partecipanti a uno studio multicentrico denominato Heart Biomarker Evaluation in Apnea Treatment (HeartBEAT). Il trial serviva a confrontare l'effetto della terapia medica, dell’ossigenoterapia notturna e del trattamento con pressione positiva delle vie aeree sui biomarcatori cardiovascolari nell’Osa.
284 partecipanti allo studio HeartBEAT ...
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