Il farmaco sperimentale blinatumomab, sviluppato da Amgen, si è rivelato in grado di aumentare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da leucemia linfoblastica acuta.
Lo dimostrano i dati dello studio di fase II a singolo braccio BLAST, che ha valutato blinatumomab in pazienti con leucemia linfoblastica acuta (LLA) da precursori delle cellule B in presenza di malattia minima residua (MRD, minimal residual disease).
Lo studio ha rilevato che, con un follow-up mediano di 59,8 mesi, la OS mediana per i pazienti trattati con blinatumomab è stata di 36,5 mesi (IC 95%: 22 mesi-non stimabile [NE]). Oltre la metà dei pazienti che avevano ottenuto una risposta MRD completa (assenza di MRD misurabile) dopo il primo ciclo di trattamento con blinatumomab era ancora in vita a cinque anni. Questi risultati del più vasto studio prospettico mai condotto finora sulla LLA MRD-positiva sono stati ...
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