Il Dna tumorale procede a velocità sempre più spedita man mano che il cancro progredisce. Lo rileva uno studio condotto dall’Istituto di Candiolo pubblicato su Science Translational Medicine da un team guidato da Andrea Bertotti e Livio Trusolino.
«Il fatto che il Dna dei tumori tenda a mutare velocemente è un dogma dell’oncologia molecolare - spiega Trusolino -. Come accade nelle piante, in cui mutazioni casuali producono resistenza ai parassiti o agli erbicidi, si pensa che qualcuna delle tante mutazioni che i tumori acquisiscono possa, su base probabilistica, fornire un vantaggio di fitness, cioè un successo riproduttivo. Ma come per tutti i dogmi la base è teorica e fino a oggi non ha ricevuto una validazione in laboratorio. Nel nostro studio abbiamo scoperto che non solo le mutazioni si accumulano con velocità estremamente variabili nei tumori di pazienti diversi, ma si generano con ...
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