Salvo grazie all’intelligenza artificiale. È la storia di un uomo con malattia di Castleman multicentrica idiopatica (iMCD), refrattario ai pochi trattamenti autorizzati per la patologia e che proprio per via della malattia incurabile stava per essere trasferito in hospice per ricevere le cure palliative.
Ma gli scienziati della Perelman School of Medicine, Università della Pennsylvania, non si sono arresi e hanno utilizzato uno strumento basato sull’intelligenza per analizzare 4.000 farmaci in uso con altre indicazioni e identificare l’adalimumab, un anticorpo monoclonale approvato per il trattamento di patologie che vanno dall’artrite al morbo di Crohn, come la migliore cura possibile.
Da allora sono passati 24 mesi, arco di tempo in cui l’uomo continua a essere in remissione, come descritto in un lavoro appena pubblicato sul New England Journal of Medicine. Questo paziente potrebbe ...
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