Le mielodisplasie colpiscono circa 3.000 italiani ogni anno, con un’età media di 75 anni. In quasi la metà dei casi, i pazienti con sindromi mielodisplastiche che presentano sideroblasti ad anello, trattati con la nuova terapia luspatercept, sono liberi dalle trasfusioni di sangue per almeno 8 settimane.
Si tratta di un grande vantaggio in termini di qualità della vita e nel quadro di una riduzione del danno d’organo associato all’accumulo di ferro introdotto con le trasfusioni.
I sintomi più frequenti causati dalla carenza di emoglobina sono stanchezza, perdita di peso, difficoltà respiratorie e battito cardiaco accelerato. L'impatto sulla qualità di vita è enorme, soprattutto per le persone con anemia grave. Le sindromi mielodisplastiche sono ancora poco conosciute ed è sottovalutato il loro impatto sulla quotidianità dei pazienti.
"L'Agenzia Italiana del Farmaco, nel dicembre ...
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