Nelle utilizzatrici dell’anello contraccettivo si assiste ad un’esposizione a livelli di estrogeno stabili e inferiori del 30-50% rispetto ad altre forme di contraccezione ormonale. Questo risultato è legato alla somministrazione per via vaginale, che si associa ad un minore impatto metabolico per il fegato, ed offre importanti vantaggi per la donna.
“Oggi - sottolinea il prof. Angelo Cagnacci del Dipartimento Integrato materno Infantile, Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Modena - il trattamento contraccettivo deve soddisfare in egual misura le esigenze della donna e del medico. Le caratteristiche di efficacia e sicurezza unite ad una maggiore tollerabilità e una minima incidenza di effetti indesiderati costituiscono l’anello di congiunzione tra gli obiettivi del ginecologo e le esigenze della donna”.
L’anello contraccettivo può offrire alla donna importanti ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293627 volte