Gli urologi beneficiano dei dati ricavati dall’indice di salute prostatica (phi). Il parametro è determinante per capire se esista o meno la necessità di prescrivere una biopsia.
A dirlo è una ricerca pubblicata su Prostate Cancer and Prostatic Diseases da un team della Carolina Urology Partners di Huntersville guidato da Jay White, che spiega: «Nel nostro studio, l'uso del test ha
influenzato il piano di gestione del medico nel 73% dei casi, e l'effetto più comune è stato quello di evitare una biopsia».
Il test phi non è altro che la combinazione dei risultati di tre immunodosaggi, il Psa totale, il Psa libero e il p2Psa.
Nel corso dello studio sono stati messi a confronto 506 uomini che hanno effettuato il test phi e altri 683 di controllo che non lo hanno fatto.
I dati dimostrano che gli uomini del primo gruppo hanno subito un numero molto inferiore di biopsie rispetto al ...
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