A 12 mesi dall'impianto di un microchip nella retina, 5 pazienti affetti da maculopatia in fase terminale e ormai non vedenti hanno riacquistato parzialmente la vista.
I risultati sono il frutto del lavoro legato al progetto PRIMA organizzato dalla società francese Pixium Vision.
Andrea Cusumano, ricercatore in oftalmologia presso l'Università di Tor Vergata e consulente medico scientifico del
progetto PRIMA, commenta: Il progetto PRIMA è volto a ripristinare una visione artificiale in pazienti non vedenti mediante una protesi retinica ideata e inizialmente realizzata da Daniel Palanker, della Stanford University".
"L'occhio bionico - aggiunge Cusumano - funziona grazie a un microchip costituito da 378 'fotodiodi' miniaturizzati, con dimensioni totali di soli 2 millimetri di lunghezza e larghezza. Impiantato sotto la retina, è in grado di sostituire i 'fotorecettori' retinici ...
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