Dopo un ictus spesso le parole sono più difficili da trovare. Per questo, una ricerca suggerisce a chi è stato colpito da ictus di partecipare a un coro. Cantare in gruppo avrebbe un effetto riabilitativo notevole, con un miglioramento deciso delle condizioni psicologiche della vittima dell’attacco.
A dirlo è uno studio dell’Università di Helsinki pubblicato su Brain Communication da Sini-Tuuli Siponkoski e Anni Pitkäniemi.
Anche in caso di afasia – l’incapacità di parlare che colpisce 4 pazienti su 10 che hanno avuto un ictus – si può mantenere la capacità di cantare a ritmo di musica. Alla ricerca hanno preso parte una quarantina di pazienti con afasia cronica e una persona che assisteva ognuno di loro. Oltre a considerare il canto corale, lo studio ha analizzato anche altre strategie di emissioni della voce a tempo di musica, come il trattamento dell'intonazione melodica, che in ...
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