Le informazioni raccolte dal medico di base possono costituire la base di lavoro per un algoritmo destinato a predire il rischio di Alzheimer. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Bmc Medicine da un team dello University College di Londra.
Gli scienziati, coordinati da Kate Walters, hanno utilizzato i dati di oltre 930mila assistiti che facevano parte del database dell'Health Improvement Network (Thin) e non mostravano segni di demenza né disturbi cognitivi.
Le informazioni sulla loro salute erano state raccolte da 377 ambulatori di medicina generale fra il 2000 e il 2011.
I ricercatori si sono concentrati su quattro variabili per l'analisi dei fattori di rischio: misure socio-demografiche (come età , sesso, caratteristiche sociali), misure di salute e stili di vita (uso di alcol, indice di massa corporea, pressione sanguigna), diagnosi mediche (diabete, malattia coronarica) e uso ...
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Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
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