Per l'alterazione delle aree cerebrali che integrano le percezioni e le sensazioni che partono dal nostro corpo, le pazienti con anoressia nervosa perderebbero la consapevolezza del proprio corpo reale e si troverebbero ancorate alla memoria di un “corpo virtuale”, che nemmeno drastici cambiamenti del proprio corpo reale, come quelli indotti da una dieta, sarebbero in grado di mutare.
Il lavoro scientifico, pubblicato sulla rivista internazionale Medical Hypotheses, è stato scritto da due ricercatori Italiani: il prof. Giuseppe Riva, dell'Istituto Auxologico di Milano e lo psichiatra Santino Gaudio, dell'Università Campus Bio-Medico di Roma. I due ricercatori italiani, con il loro lavoro, forniscono le basi per una maggiore comprensione di questo grave disturbo alimentare.
Una serie di recenti studi effettuati con tecniche di risonanza magnetica su campioni di soggetti anoressici ...
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