Un nuovo farmaco per il trattamento dell'infezione da Hiv potrebbe rappresentare un sostanziale miglioramento della terapia. Lo annuncia la casa farmaceutica Gilead Sciences, che ha organizzato ben 4 studi di fase III nel corso dei quali si sta valutando un regime a singola compressa contenente bictegravir (50 mg; BIC), un nuovo inibitore sperimentale dell'attività di strand transfer dell'integrasi (INSTI), e la combinazione emtricitabina/tenofovir alafenamide (200/25 mg; F/TAF) per il trattamento dell'infezione da HIV-1.
Si tratta di un nuovo farmaco a base di TAF - il profarmaco di tenofovir (TFV), principio attivo presente in molti trattamenti consolidati per l'HIV, che ne consente l'accumulo all'interno delle cellule (concentrazioni 4 volte più elevate) limitandone la presenza nel flusso sanguigno (90% in meno di farmaco nel sangue) - in grado quindi di ridurre la tossicità a livello ...
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