La stimolazione cerebrale profonda può essere utilizzata anche in caso di anoressia. A proporre questo tipo di approccio è un team di neurochirurghi canadesi del Krembil Neuroscience Centre e dello University Health Network di Toronto.
La terapia consiste nell'impianto di un pacemaker nel cervello dei pazienti affetti dal disturbo alimentare. Finora l'idea è stata praticata su un piccolo campione di 6 soggetti, dei quali 5 hanno mostrato un miglioramento evidente del tono dell'umore e dell'indice di massa corporea, con conseguente aumento di peso.
La stimolazione cerebrale profonda è stata testata anche per altre patologie come il morbo di Parkinson, la depressione e l'epilessia. Questa è la prima volta che la tecnica viene sperimentata su pazienti anoressici. L'impianto è poco invasivo ed è comunque reversibile.
I ricercatori canadesi, guidati da ...
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