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04/02/2025 09:40:00 Prevede il rischio di cadute e l’andamento della malattia

Un algoritmo per il Parkinson
Un gruppo multidisciplinare di esperti ha sviluppato un algoritmo in grado di prevedere il rischio di cadute e le fluttuazioni motorie (i cosiddetti momenti “on – off”) tipici della malattia di Parkinson. Coordinato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento (APSS), il progetto ha visto la collaborazione della Fondazione Bruno Kessler (FBK), dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e dell’Università di Genova.
La malattia di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa ... (Continua)

23/01/2025 16:56:00 Ricercatori italiani cercano nuovi biomarcatori

Alzheimer, passo avanti nella diagnosi precoce
Un importante passo avanti nella ricerca sui biomarcatori per la malattia di Alzheimer è stato compiuto dalle ricercatrici e dai ricercatori delle sezioni di Neurologia e di Fisiologia e Biochimica del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, coordinati dalla prof.ssa Lucilla Parnetti.
Lo studio, pubblicato nella rivista Nature Communications, ha riguardato lo sviluppo e la validazione di nuovi test biochimici capaci di diagnosticare precocemente la ... (Continua)

20/01/2025 10:20:00 Ricerca dimostra l’esistenza di segni premonitori della malattia

L’Huntington è visibile 20 anni prima
Segni che predicono l’insorgenza della malattia di Huntington, come cambiamenti sottili nel cervello rilevabili tramite imaging avanzato, analisi del sangue e del liquido spinale, sono visibili già venti anni prima della comparsa conclamata dei sintomi motori. Lo dimostra una ricerca pubblicata su Nature Medicine realizzata da London’s Global University (Ucl) in collaborazione con esperti delle Università di Glasgow, Gothenburg, Iowa e Cambridge. La scoperta apre la strada a futuri trial ... (Continua)

20/01/2025 09:49:35 Scoperta da ricercatori italiani l’influenza di un nuovo gene

Un gene mutato causa l’Alzheimer
È stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Alzheimer's Research & Therapy la scoperta di un nuovo gene, GRIN2C, coinvolto nella malattia di Alzheimer. Questa scoperta è frutto della collaborazione di diversi gruppi di ricerca italiani, impegnati da anni nello studio delle cause genetiche della malattia, coordinato dall'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
La malattia di Alzheimer è la principale causa di gravi deficit cognitivi ed è ... (Continua)

16/01/2025 14:40:23 Effetti dannosi legati soprattutto alle carni lavorate

La carne rossa aumenta il rischio di demenza
Mangiare carne rossa può aumentare il rischio di demenza. È la conclusione di uno studio apparso su Neurology a firma di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, secondo cui il consumo di carne rossa, soprattutto quella lavorata come pancetta, salsicce e mortadella, è associato a una maggiore probabilità di manifestare declino cognitivo e demenza.
"La carne rossa è ricca di grassi saturi e studi precedenti hanno dimostrato la capacità di aumentare il rischio di diabete di tipo ... (Continua)

14/01/2025 10:09:12 Due molecole indicano la presenza della malattia

Un esame del sangue per scovare l’Alzheimer
Il deficit di due molecole nel flusso sanguigno denuncerebbe la presenza della malattia di Alzheimer. È quanto sostengono i ricercatori del NYU Langone Health di New York in un articolo pubblicato su Molecular Psychiatry.
La riduzione dei livelli ematici della proteina acetil-L-carnitina causa in soggetti con lieve deterioramento cognitivo e Alzheimer un peggioramento dei sintomi.
Nello specifico, sono diminuiti in maniera costante e progressiva rispetto alla gravità del declino cognitivo ... (Continua)

03/01/2025 12:40:00 Combattere le proteine tossiche fermando il meccanismo della malattia

Nuovo approccio anti-Alzheimer
Uno studio dell’Università Ebraica di Gerusalemme mostra la potenziale efficacia di un nuovo approccio per il morbo di Alzheimer. Gli autori si sono concentrati sulla proteostasi, il meccanismo a guardia del proteoma, che permette di mantenere in salute l’insieme di proteine prodotte dall’organismo.
Grazie alla soppressione del complesso Fib-1-Nol-56 situato nel nucleolo, una regione del nucleo, cuore della cellula, è possibile "ridurre drasticamente gli effetti tossici delle proteine che ... (Continua)

24/12/2024 09:42:36 Le cellule microgliari possono peggiorare la neurodegenerazione

Alzheimer, quando le cellule spazzine diventano cattive
Potrebbero nascere nuovi trattamenti per l’Alzheimer grazie alla scoperta di un meccanismo fondamentale della malattia. Un gruppo di ricercatori della City University di New York coordinato da Pinar Ayata ha evidenziato il duplice ruolo delle cellule immunitarie della microglia, che oltre a proteggere il sistema nervoso centrale, in caso di stress possono anche produrre sostanze tossiche che peggiorano la neurodegenerazione caratteristica dell’Alzheimer.
I primi test su modello murino ... (Continua)

20/12/2024 17:34:00 Il virus può raggiungere il cervello attraverso il nervo vago

Il citomegalovirus potrebbe causare l’Alzheimer
La malattia di Alzheimer potrebbe essere scatenata anche dal citomegalovirus. È la conclusione cui giungono i ricercatori dell’Arizona State University and Banner Alzheimer’s Institute. Gli esperti hanno pubblicato su Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association i dettagli della loro analisi su questo virus molto comune che viaggerebbe dall’intestino al cervello grazie al nervo vago, innescando un meccanismo che porterebbe alla malattia.
Un’ipotesi che, se confermata, ... (Continua)

17/12/2024 10:34:00 I lavori con una frequente elaborazione spaziale sembrano protettivi

Alzheimer, rischio minore per tassisti e autisti
Fare il tassista o guidare un’ambulanza si rivela un ottimo affare in termini di riduzione del rischio di Alzheimer. Uno studio del Mass General Brigham di Boston ha evidenziato infatti un rischio minore per quei lavoratori che hanno a che fare con un’attività che esige una frequente elaborazione spaziale, come è il caso appunto di chi guida per lavoro. Per scoprirlo, sono stati analizzati i dati nazionali sulle occupazioni delle persone decedute, per un totale di 443 professioni diverse. I ... (Continua)

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