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ARTICOLI
TROVATI : 28
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Risultati da 1 a 10 DI 28
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09/09/2021 16:01:00 Riduzione del volume dell’ippocampo legata alle polveri sottili |
L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di demenza
Uno studio particolarmente innovativo, quello condotto dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, che hanno pubblicato la prima meta-analisi dose-risposta mai realizzata riguardante gli effetti dell’inquinamento atmosferico sull’ippocampo, struttura cerebrale di grande importanza per la memoria e per il decadimento cognitivo. Prima autrice della ricerca è la ventiquattrenne modenese Erica Balboni, laureatasi in Fisica a Unimore, attualmente ... (Continua)
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31/01/2018 L’intervento che libera le giugulari migliora i sintomi |
Mal di testa, l’angioplastica può essere risolutiva
Sebbene sembri ormai accertata l’inutilità dell’angioplastica venosa per la cura della sclerosi multipla in base al cosiddetto metodo Zamboni, lo stesso intervento potrebbe rivelarsi molto utile per il trattamento della cefalea. Lo afferma uno studio dell’Università di Catania e della Leeds Beckett University pubblicato su Plos One. I ricercatori anglo-italiani hanno effettuato l’intervento di angioplastica venosa su 286 pazienti affetti da sclerosi ... (Continua)
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20/11/2017 I dati dello studio Brave Dreams smentiscono l’efficacia dell’approccio |
Sclerosi multipla, il metodo Zamboni non serve
Sembrano risolutivi i dati emersi dallo studio Brave Dreams sull’efficacia o meno del cosiddetto metodo Zamboni in caso di sclerosi multipla. L’ipotesi del prof. Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara era che l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) - malattia da lui stesso individuata - fosse correlata all’insorgenza della sclerosi multipla. Così non è, secondo i dati dello studio finanziato dalla regione Emilia-Romagna, pubblicati su Jama Neurology e presentati dallo stesso ... (Continua)
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05/07/2016 17:33:39 L’intervento per curare la Ccsvi sembra avere un effetto positivo |
Sclerosi multipla, l’angioplastica migliora i sintomi
L’angioplastica delle vene giugulari colpite da insufficienza venosa cronica cerebrospinale – CCSVI, la patologia venosa individuata da Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara – può migliorare sensibilmente i sintomi della sclerosi multipla. Lo afferma uno studio italiano pubblicato recentemente su Acta Phlebologica. Commentando questa sua ricerca uscita sulla rivista del Collegio Italiano di Flebologia, Pietro Bavera, chirurgo vascolare milanese, membro della Società Internazionale ... (Continua)
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20/11/2015 14:47:21 L'esperienza di Samantha Cristoforetti potrebbe rivelarsi utile alla causa |
Tecnologia spaziale contro la sclerosi multipla
Dallo spazio potrebbe arrivare un aiuto ai medici impegnati nella battaglia contro la sclerosi multipla. Nell'ambito del progetto Drain Brain, l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha effettuato alcuni test nello spazio ideati dal prof. Paolo Zamboni, docente presso l'Università di Ferrara noto per aver scoperto la CCSVI, l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale, e per averla collegata all'insorgenza della sclerosi multipla. I test consistevano nella misurazione delle precise ... (Continua)
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09/10/2015 15:17:00 Studio osservazionale conferma l'efficacia del metodo Zamboni |
L'angioplastica venosa migliora i sintomi della CCSVI
L’angioplastica venosa migliora sensibilmente i sintomi dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), la patologia venosa individuata da Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara. Lo afferma uno studio pubblicato sul sito della rivista scientifica Veins & Lymphatics dal prof. Pietro Bavèra, chirurgo vascolare membro della Società Internazionale Disturbi Neurovascolari (ISNVD). “Tutti i 366 casi presi in esami riguardano persone malate di sclerosi multipla, con diagnosi anche ... (Continua)
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08/06/2015 16:05:13 Uno studio americano alimenta speranze per la cura di tante malattie |
Il collegamento fra cervello e sistema immunitario
Il nostro cervello è collegato al sistema immunitario in maniera diretta tramite vasi linfatici di cui si ignorava l'esistenza. A fare la scoperta è stato un gruppo di ricerca della University of Virginia School of Medicine, che ha pubblicato su Nature uno studio che getta nuova luce su alcune malattie gravi come l'Alzheimer o la sclerosi multipla. Jonathan Kipnis, uno degli autori della ricerca, ha spiegato la mancata osservazione dei vasi linfatici del cervello fino ad oggi con il fatto ... (Continua)
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25/05/2015 17:49:00 Unica puntura lombare per risolvere l'emicrania cronica |
La Ccsvi del mal di testa
È stata scoperta una nuova condizione clinica che favorisce l'insorgere dell'emicrania cronica. Dal Journal of Neurology che ha appena pubblicato i risultati preliminari ottenuti da Roberto De Simone e Vincenzo Bonavita dell’Università Federico II di Napoli, infatti, fa la sua comparsa al Congresso di Stresa una condizione che per alcuni aspetti ricorda la CCSVI, la nota Insufficienza Venosa Cerebrospinale Cronica di cui fin troppo si è parlato nella sclerosi multipla. Questo studio, che ... (Continua)
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07/10/2014 12:15:00 Scoperta possibile grazie a una nuova microscopia con luce di sincrotrone |
Più calcio nelle vene affette da CCSVI
Nelle giugulari malformate di pazienti affetti da Insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) sono presenti importanti cambiamenti biochimici: esse contengono più calcio del normale. Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Scientific Reports’, rivista del prestigioso Gruppo Nature, che ha utilizzato per la prima volta su questo tipo di tessuti una microscopia con luce di sincrotrone, tecnologia molto più avanzata delle normali microscopie e radiografie, grazie alla quale si riescono ad ... (Continua)
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25/09/2014 14:36:41 Patologia connessa alla sclerosi multipla secondo l'ipotesi di Zamboni |
Le linee guida per identificare la CCSVI
Da adesso in poi non ci sono più alibi per chi nega l’esistenza stessa dell’Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale, la patologia venosa scoperta sette anni fa da Paolo Zamboni, dell’Università di Ferrara. Da adesso, tutti gli operatori hanno a disposizione per la prima volta tutti gli elementi per fare una diagnosi accuratissima e attendibile, non operatore-dipendente: basterà che seguano le “Raccomandazioni per uno screening multimodale non invasivo e invasivo per l’individuazione di ... (Continua)
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