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02/05/2023 14:30:00 L’analisi mnemonica può aiutare a prevedere chi si ammalerà

Un test della memoria per anticipare l’Alzheimer
Anticipare la comparsa dell’Alzheimer grazie a un test mnemonico. Anticipare la comparsa dell’Alzheimer grazie a un test mnemonico. È quanto suggerisce uno studio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York diretto da Ellen Grober che ha esaminato le capacità di SOMI, un test in grado di prevedere la transizione dalla cognizione normale al deterioramento cognitivo sintomatico incidente grazie a un’analisi dello stato mnemonico.
«Prove crescenti indicano che un sottogruppo di ... (Continua)

03/04/2023 12:33:00 Perdita di volume cerebrale nei pazienti che li assumono

I farmaci anti-Alzheimer rimpiccioliscono il cervello
L’assunzione di farmaci diretti contro la malattia di Alzheimer ha l’effetto di ridurre il volume cerebrale. Lo afferma uno studio pubblicato su Neurology da un team del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health di Melbourne.
Tra i farmaci analizzati c’è anche l’anticorpo lecanemab, l’ultimo ad essere stato approvato per il trattamento della malattia.
La metanalisi mostra una maggiore perdita di volume cerebrale nei pazienti trattati rispetto a quelli che hanno assunto un ... (Continua)

28/03/2023 10:50:00 Significative alterazioni della retina nei pazienti

Negli occhi gli indizi dell’Alzheimer
Scoprire l’Alzheimer analizzando lo stato degli occhi. È quello che hanno fatto i ricercatori del Cedars-Sinai di Los Angeles pubblicando i dettagli della loro scoperta su Acta Neuropathologica.
Secondo i ricercatori americani, negli occhi dei pazienti affetti da Alzheimer sarebbero evidenti delle alterazioni della retina e la riduzione di alcune popolazioni di cellule.
La dott.ssa Koronoyo-Hamaoui – coordinatrice dello studio – spiega: “È la prima ricerca ad aver analizzato l'impatto ... (Continua)

22/02/2023 09:32:16 Alzheimer e cancro le malattie più frequenti nei trial falliti

I 10 farmaci flop
Come ogni anno la redazione di FierceBiotech ha stilato la classifica dei dieci più eclatanti “flop” dei trial clinici dell’anno appena concluso. Da Roche che occupa ben quattro posizioni su dieci, a Sanofi e Pfizer per citarne alcuni. Con farmaci per malattie rare e patologie più diffuse, come cancro e malattie del sistema nervoso centrale, a cui appartengono ben otto molecole delle dieci segnalate dalla testata giornalistica. La quale ricorda però come la lista sia assolutamente soggettiva e ... (Continua)

16/02/2023 15:20:00 È un ragazzo cinese la persona più giovane a ricevere la diagnosi

Alzheimer a 19 anni
Soltanto 19 anni e già alle prese con l’Alzheimer. È lo straordinario caso descritto sulle pagine del Journal of Alzheimer’s Disease da un team del National Clinical Research Center for Geriatric Diseases di Pechino.
Era già noto che l’Alzheimer potesse manifestarsi in persone giovani, ma un esordio così precoce non è mai stato documentato. Questa forma della malattia riguarda dal 5 al 10 per cento di tutti i casi di Alzheimer ed è strettamente connessa con la presenza di alcune mutazioni ... (Continua)

14/02/2023 15:10:00 Daratumumab in combinazione con altre molecole

Nuova terapia per l’amiloidosi da catene leggere
Daratumumab, primo anticorpo monoclonale anti-CD38 totalmente umano approvato per il trattamento del mieloma multiplo e sviluppato da Janssen, ha ricevuto dall’agenzia del farmaco italiana, AIFA, la rimborsabilità per due nuove indicazioni terapeutiche. «Nella sua formulazione sottocutanea è la prima specifica terapia in Italia, in combinazione con bortezomib, ciclofosfamide e desametasone (D-VCd), rimborsata per il trattamento dell’amiloidosi da catene leggere (AL) di nuova diagnosi», spiega ... (Continua)

13/02/2023 09:45:00 I danni a lungo termine del virus sul cervello

Covid e mancanza di memoria
Alterazioni del metabolismo cerebrale e possibile accumulo di molecole tossiche: secondo una ricerca coordinata dall’Università degli Studi di Milano, a cui ha collaborato anche Auxologico, gli effetti del COVID si ripercuotono sulla memoria anche a distanza di un anno.
Questa è la conclusione a cui è giunto lo studio che ha valutato le conseguenze cognitive (memoria, attenzione, linguaggio e altro), il funzionamento del cervello e, in un caso, anche la deposizione di molecole tossiche nel ... (Continua)

02/02/2023 14:25:00 Possibili disturbi cognitivi un anno dopo l’infezione

La lunga ombra del Covid sul cervello e sulla memoria
Alterazioni del metabolismo cerebrale e possibile accumulo di molecole tossiche: secondo una ricerca coordinata dall’Università degli Studi di Milano, gli effetti del COVID si ripercuotono sulla memoria anche a distanza di un anno. Questa è la conclusione cui è giunto lo studio che ha valutato le conseguenze cognitive (memoria, attenzione, linguaggio), il funzionamento del cervello e, in un caso, anche la deposizione di molecole tossiche nel cervello, in un gruppo selezionato di pazienti che a ... (Continua)

16/01/2023 14:30:00 Effetto legato ai farmaci che stimolano i recettori dell’angiotensina II

Gli antipertensivi riducono il rischio di Alzheimer
Alcuni farmaci antipertensivi sembrano ridurre il rischio di insorgenza dell’Alzheimer. Lo dice uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team della University of Washington School of Pharmacy di Seattle.
L’effetto però sarebbe legato solo agli antipertensivi che stimolano i recettori dell’angiotensina II, mentre è assente nei pazienti che assumono quelli che inibiscono gli stessi recettori.
Stando ai dati relativi a un campione di oltre 57.000 anziani, il trattamento con ... (Continua)

19/12/2022 18:10:00 Un collegamento con il colesterolo causa difetti nelle guaine isolanti

Alzheimer, il ruolo del gene APOE4
I ricercatori tentano di fare chiarezza sul ruolo del gene APOE4 nei meccanismi di insorgenza del morbo di Alzheimer. Un recente studio ha collegato il gene all’elaborazione difettosa del colesterolo nel cervello, meccanismo che a sua volta provoca difetti nelle guaine isolanti che circondano le fibre nervose e facilitano la loro attività elettrica.
Stando ai risultati preliminari, questi cambiamenti potrebbero causare deficit di memoria e apprendimento. L’ipotesi dei ricercatori è che i ... (Continua)

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