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ARTICOLI
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Risultati da 61 a 70 DI 100
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16/07/2021 17:45:00 Nuovo studio conferma il legame |
Alzheimer, il rame come fattore di rischio
L'Alzheimer, la più temuta delle demenze, colpisce oggi circa 30 milioni di persone nel mondo (di cui 600 mila solo in Italia). Un processo degenerativo del cervello che compromette le principali funzioni cognitive e che rimane tra le patologie maggiormente all'attenzione di medici e ricercatori nel panorama globale. Una vasta letteratura scientifica negli anni ha supportato la tesi del rame "cattivo" (non-ceruloplasminico) quale fattore di rischio per la malattia di Alzheimer: si tratta di ... (Continua)
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08/06/2021 13:45:00 Il primo autorizzato dopo 20 anni |
Un farmaco cura il morbo di Alzheimer
L’agenzia del farmaco statunitense – la Fda – ha approvato l’utilizzo del farmaco aducanumab per il trattamento del morbo di Alzheimer. Si tratta di una decisione storica, è infatti il primo medicinale ad essere approvato per questa malattia dopo 20 anni. Una decisione arrivata però nonostante il parere contrario della commissione indipendente di esperti in materia di Alzheimer, secondo cui non ci sarebbero evidenze sufficienti per stabilire l’efficacia del prodotto. La terapia consiste ... (Continua)
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05/05/2021 07:00:00 Aiutano a distinguere la malattia dal semplice decadimento cognitivo |
Alzheimer, differenze dell’EEG durante il sonno
È ormai evidente che le relazioni tra malattia di Alzheimer e caratteristiche del sonno vanno ben al di là del riscontro assai comune di disturbi del sonno in questi pazienti sia perché le alterazioni del sonno sembrano costituire un fattore di rischio per la malattia, sia perché un buon sonno svolge un ruolo centrale nell'eliminazione dei metaboliti "cattivi" della proteina beta-amiloide facilitandone l’aggregazione e il deposito tipico dell’Alzheimer. Mancava però nella letteratura ... (Continua)
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27/04/2021 09:30:00 La texture analysis identifica rapidamente la malattia nei pazienti giovani |
Nuova tecnica per la diagnosi precoce dell’Alzheimer
Anche se viene considerata una patologia dell’età avanzata, la malattia di Alzheimer può colpire persone relativamente giovani, al di sotto dei 65 anni di età. In questi casi diventa ancora più importante avere una diagnosi precoce. Con questo obiettivo, il Dipartimento di Fisica Medica e Ingegneria dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Huazhong University of Science and Technology (HUST) di Wuhan, in Cina, e con l’Università di Roma Tor Vergata, ha ora ... (Continua)
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21/04/2021 12:45:00 Nesso evidente soprattutto nella fascia d’età 50-60 anni |
Dormire poco porta alla demenza
Chi dorme troppo poco fra i 50 e i 60 anni rischia più di altri di soffrire di demenza negli anni successivi. Lo rivela un grande studio pubblicato su Nature Communications da un team coordinato da Séverine Sabia dell’Université de Paris. La ricerca ha seguito quasi 8.000 persone in Gran Bretagna per circa 25 anni, a partire dai 50 anni. I dati indicano che i soggetti che riferivano di dormire meno di 6 ore per notte mostravano il 30% di rischio in più di sviluppare demenza nei tre decenni ... (Continua)
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21/12/2020 15:30:00 Placche amiloidi più probabili in caso di deficit cognitivo |
L’inquinamento aumenta il rischio di Alzheimer
L’inquinamento costituirebbe un fattore di rischio per l’insorgenza del morbo di Alzheimer. Lo rivela uno studio pubblicato su Jama Neurology da un team dell’Università della California di San Francisco. A maggiori livelli di inquinamento atmosferico corrisponde un rischio più elevato di accumulo di placche amiloidi – tipico segno di Alzheimer – nei soggetti anziani colpiti da deficit cognitivo. Lo studio, diretto da Gil Rabinovici, ha esaminato le scansioni Pet di oltre 18.000 anziani ... (Continua)
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11/12/2020 11:31:00 In alcuni soggetti si manifesta una risposta valida contro la neurodegenerazione |
Alzheimer, come funzionano le difese antiossidanti
I soggetti Non-Demented with Alzheimer Neuropathology (NDAN) hanno la capacità di attivare una risposta cerebrale antiossidante efficace al punto da far fronte alla neurodegenerazione causata dall’Alzheimer. A dimostrarlo è un nuovo studio pubblicato su The Journal of Neuroscience, frutto della collaborazione tra la University of Texas Medical Branch, l’Oregon Health & Science University e l’Università degli Studi di Roma Tre. La demenza è in crescente aumento nella popolazione generale ... (Continua)
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20/11/2020 Fatta luce sull’influenza del microbiota intestinale |
Dal microbiota all'Alzheimer, c'è la prova
La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza. Ancora incurabile, colpisce direttamente quasi un milione di persone in Europa e indirettamente milioni di membri della famiglia e la società nel suo insieme. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha sospettato che il microbiota intestinale svolga un ruolo nello sviluppo della malattia. Un team dell’IRCCS Istituto Centro San Giovanni Di Dio Fatebenefratelli di Brescia insieme ai colleghi dell’Università di Napoli, IRCCS Centro ... (Continua)
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01/10/2020 Diversi studi confermano il possibile nesso |
Alzheimer causato da un virus? Più di un’ipotesi
Le fastidiose vescicole provocate sulle labbra dal virus herpes simplex 1 (HSV-1), che di solito si presentano ripetutamente nel corso della vita, finora non erano mai state associate alla comparsa di patologie neurodegenerative. In particolare, poco o nulla si sapeva dei danni che le numerose recidive di tale infezione possono generare a carico del cervello. I ricercatori sono partiti dalla constatazione che l’Alzheimer e le altre forme di demenza sono sempre associate a un’infiammazione ... (Continua)
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08/09/2020 Chiariti i meccanismi alla base dello sviluppo iniziale della malattia |
L’Intelligenza Artificiale aiuta a capire l’Alzheimer
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc), dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e dell’Irccs Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed è riuscito a chiarire, grazie all’impiego di un modello d’Intelligenza Artificiale in grado di simulare alcune funzioni del cervello umano, i meccanismi alla base dello sviluppo iniziale della malattia di Alzheimer, la più comune causa di demenza. Alcuni studi, ... (Continua)
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