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11/10/2011 15:50:19 Un percorso di conoscenza personale previene ricadute e complicanze

Psicoterapia a breve termine per soggetti post infartuati
Una psicoterapia della durata di sei mesi sembra essere un elemento di protezione nei confronti di ricadute nei soggetti che hanno subito un infarto del miocardio. Lo afferma uno studio svoltosi a Roma presso l’ospedale S. Filippo Neri, che ha visto coinvolti 101 soggetti che avevano avuto un infarto del miocardio da appena una settimana e sottoposti ad angioplastica d’urgenza. Di questi, un gruppo ha ricevuto esclusivamente cure di tipo medico, un altro invece ha portato a termine anche un ... (Continua)

19/09/2011 Si dibatte sulla validità dell'ipotesi Zamboni

Sclerosi Multipla: l'angioplastica per la CCSVI è sicura?
Nelle ultime settimane il dibattito sull'utilità dell'angioplastica per la CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla (c.d. "Metodo Zamboni") si è acuito anche con la recente pubblicazione di uno studio canadese sulla rivista "Canadian Journal of Neurological Sciences" da parte di un team di ricercatori dell'Università di Calgary ed intitolato "Complicazioni nei pazienti con sclerosi multipla dopo interventi all'estero per la CCSVI (Calgary, Alberta)" che ha analizzato cinque casi di pazienti ... (Continua)

29/07/2011 11:55:40 Risultati di studi preliminari condotti negli Stati Uniti
Sclerosi multipla e CCSVI, sperimentazioni e ritardi
Ad Albany, nello stato di New York, uno studio preliminare su 125 pazienti conferma l'efficacia dell'angioplastica alle vene colpite da Insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) come trattamento della Sclerosi multipla (SM).
A Stanford i ricercatori danno per scontato che la CCSVI esiste e che si associa alla SM, e indagano mettendo a confronto due diverse tecniche diagnostiche, che risultano in parte sovrapponibili e quindi ulteriormente confirmatorie della correlazione tra le due ... (Continua)
15/06/2011 Ricerca valuta la possibilità di interventi anche in età avanzata

Interventi al cuore, va stabilito un limite di età?
C'è un limite anagrafico oltre il quale intervenire chirurgicamente al cuore non è più conveniente? Se lo chiede uno studio effettuato dall'ospedale Careggi di Firenze in collaborazione con il Civico di Brescia, il Santa Maria della Misericordia di Udine e l'Università di Maastricht.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 1640 pazienti oltre gli 80 anni sottoposti a intervento di chirurgia cardiovascolare fra il 1998 e il 2009. I dati sono stati confrontati con quelli di soggetti con ... (Continua)

29/12/2010 Nuova frontiera terapeutica per questo tipo di vasculopatia

Aterosclerosi alle gambe, nuovo trattamento
Il dolore sotto forma di crampi prende gli arti inferiori, in particolare polpacci e cosce e obbliga a una serie di soste per trovare un po' di sollievo. Si tratta dell'aterosclerosi delle gambe, una patologia che si presenta per un restringimento delle arterie che non lascia arrivare sangue ossigenato nelle zone interessate.
La prima causa di insorgenza della malattia è senz'altro il diabete, associato ad altri fattori di rischio quali alto livello di colesterolo, ipertensione e fumo. ... (Continua)

15/12/2010 Uno studio per valutare l'azione protettiva

Effetti di vitamina B e omega 3 su malattie cardiovascolari
Diversi studi su larga scala hanno esaminato gli effetti della supplementazione con vitamine del gruppo B sulle malattie cardiovascolari, ma nessuno ha riportato effetti significativi sul rischio di queste malattie. Studi osservazionali hanno riportato un’associazione inversa tra malattie cardiovascolari ed assunzione o concentrazioni plasmatiche di acidi grassi omega 3 (soprattutto acido docosaesaenoico e eicosapentanoico), suggerendo che la supplementazione con acidi grassi omega 3 possa ... (Continua)

17/07/2009 14:26:28 Tolta l'occlusione senza ricorrere a stent di metallo
Stent biodegradabili per le arterie del femore
Per evitare che un'arteria si occluda, viene inserito uno stent, una struttura cilindrica che si espande fino a raggiungere il diametro del vaso originario e ne impedisce il restringimento sia in fase acuta che a lungo termine. Quelli tradizionali sono in metallo e alla lunga possono creare problemi.
Uno stent biodegrabile è stato appena applicato nell'arteria occlusa del femore di un paziente claudicante dall’équipe del dott. Francesco Bedogni dell’ Istituto Clinico Sant’Ambrogio.
Si ... (Continua)

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