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Risultati da 31 a 40 DI 100

12/06/2025 12:00:00 Rischio raddoppiato se si superano le 14 ore al giorno

Troppe ore seduti e il cuore rischia
Come è noto, sono sufficienti 30 minuti al giorno di attività fisica per ridurre il rischio di infarto, ma se proprio non è possibile allora è meglio passare il tempo a dormire invece che stare seduti.
A lanciare la provocazione è uno studio pubblicato su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes da un team della Columbia University diretto dal prof. Keith Diaz, esperto di medicina comportamentale. Allo studio hanno partecipato oltre 600 pazienti post-infartuati monitorati attraverso ... (Continua)

12/06/2025 11:21:00 Causano una risposta immunitaria iperattiva nelle arterie cardiache

Gli ftalati fanno male al cuore
Un nuovo studio mette sotto accusa gli ftalati, i composti chimici utilizzati per rendere più flessibile e duratura la plastica. L’analisi, pubblicata su eBioMedicine, è stata realizzata dai ricercatori della NYU Langone Health e si è concentrata su un tipo di ftalato chiamato di-2-etilesil ftalato (DEHP), utilizzato per rendere più morbidi e flessibili contenitori per alimenti, apparecchiature mediche e altri oggetti in plastica.
Già ricerche precedenti avevano stabilito che l’esposizione ... (Continua)

12/06/2025 10:40:00 Non c’è beneficio aggiuntivo rispetto ad altri orari

Gli antipertensivi di sera non riducono il rischio
L’assunzione dei farmaci antipertensivi di sera non ha ulteriori effetti positivi oltre a quelli garantiti dalla terapia. Si pensava che l’orario di assunzione potesse determinare un vantaggio ulteriore in termini di rischio cardiovascolare, ma così non è secondo uno studio pubblicato su Jama.
L’analisi, condotta su oltre 3.200 pazienti di medicina primaria, ha evidenziato come il rischio di eventi cardiovascolari maggiori o di morte sia praticamente identico al di là dell’orario di ... (Continua)

12/06/2025 09:45:00 I casi acuti devono essere gestiti in ambiente ospedaliero

Mpox, le nuove raccomandazioni Oms
Pubblicate dall’Oms le nuove raccomandazioni sulla gestione clinica e su prevenzione e controllo delle infezioni da Mpox, il cosiddetto vaiolo delle scimmie. Il documento si applica ai pazienti assistiti in ambito comunitario, domiciliare o in strutture sanitarie. I casi acuti o a rischio di complicazioni devono essere gestiti in ambiente ospedaliero. Solo i casi lievi e non complicati possono essere trattati a domicilio.
Le indicazioni sono rivolte ai professionisti della salute pubblica e ... (Continua)

12/06/2025 09:34:07 Potrebbe proteggere contro le forme più aggressive

L’olio d’oliva contro il tumore al seno
Uno studio coordinato dall’Unità di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Università dell’Insubria e l’Università LUM di Casamassima, ha analizzato il consumo di olio d’oliva e il rischio di sviluppare un tumore al seno, con risultati che aprono nuove prospettive soprattutto per alcuni sottotipi più aggressivi. Pubblicato sulla rivista specializzata European ... (Continua)

10/06/2025 12:35:00 Tumore scomparso in quasi un terzo dei casi

Nuova strategia per il cancro del polmone inoperabile
Un importante passo avanti nella cura del tumore del polmone avanzato arriva da uno studio internazionale pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA Oncology.
La ricerca, frutto di una collaborazione tra centri di eccellenza in Italia e Stati Uniti, che ha coinvolto con il coordinamento dell’IFO-Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, propone un approccio terapeutico ... (Continua)

10/06/2025 10:50:00 Modelli linguistici di grandi dimensioni per prevedere il rischio

Nuovo strumento per prevedere le malattie infettive
Si chiama PandemicLLM, il nuovo strumento di intelligenza artificiale basato sui modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm) – la stessa tecnologia alla base dell’intelligenza artificiale generativa come ChatGPT – messo a punto dai ricercatori delle università Johns Hopkins e Duke, con il supporto del governo federale, per prevedere la diffusione delle malattie infettive. Il nuovo strumento supera le attuali metodologie di previsione più avanzate e potrebbe rivoluzionare il modo in cui le ... (Continua)

10/06/2025 10:30:00 Ricercatori americani sperimentano l’efficacia di ART e SDF

Carie, ridurre il rischio con alcuni trattamenti
Due trattamenti topici utilizzati nell’ambito di programmi scolastici hanno l’effetto di impedire la progressione della carie fra i bambini. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open da un team del New York University College of Dentistry.
Il team, guidato da Ryan Richard Ruff, ha considerato i dati relativi a oltre 1.600 bambini dai 5 ai 13 anni con carie su uno o più denti. I ricercatori hanno curato oltre 10 mila carie negli studenti ... (Continua)

10/06/2025 09:34:24 Due approcci diversi per perfezionare la tecnica

Come contrastare gli effetti negativi dell’editing genetico
Un nuovo studio pubblicato su Cell Reports Medicine dal team guidato dalla Prof.ssa Raffaella di Micco - docente associata presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e group leader al San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (SR-Tiget) - ha evidenziato un effetto inatteso dell’editing genetico mediante CRISPR-Cas9 e vettori AAV6: l’attivazione di risposte infiammatorie e simili alla senescenza nelle cellule staminali ematopoietiche, con una conseguente riduzione della loro ... (Continua)

09/06/2025 12:55:00 Nuove prospettive terapeutiche grazie all’analisi delle mutazioni di POLG

Il ruolo di un gene nelle malattie mitocondriali
Uno studio dell’Università di Padova diretto da Carlo Viscomi ha fatto luce su come mutazioni in un enzima fondamentale per la nostra salute, la DNA Polimerasi gamma (POLγ), possano causare gravi malattie mitocondriali.
Questo enzima è responsabile della replicazione del DNA nei mitocondri, le "centrali energetiche" delle nostre cellule. Quando POLγ non funziona correttamente, il DNA mitocondriale diventa instabile, con conseguenze potenzialmente molto gravi per l’organismo. ... (Continua)

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