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16/01/2025 14:40:23 Effetti dannosi legati soprattutto alle carni lavorate

La carne rossa aumenta il rischio di demenza
Mangiare carne rossa può aumentare il rischio di demenza. È la conclusione di uno studio apparso su Neurology a firma di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, secondo cui il consumo di carne rossa, soprattutto quella lavorata come pancetta, salsicce e mortadella, è associato a una maggiore probabilità di manifestare declino cognitivo e demenza.
"La carne rossa è ricca di grassi saturi e studi precedenti hanno dimostrato la capacità di aumentare il rischio di diabete di tipo ... (Continua)

14/01/2025 10:09:12 Due molecole indicano la presenza della malattia

Un esame del sangue per scovare l’Alzheimer
Il deficit di due molecole nel flusso sanguigno denuncerebbe la presenza della malattia di Alzheimer. È quanto sostengono i ricercatori del NYU Langone Health di New York in un articolo pubblicato su Molecular Psychiatry.
La riduzione dei livelli ematici della proteina acetil-L-carnitina causa in soggetti con lieve deterioramento cognitivo e Alzheimer un peggioramento dei sintomi.
Nello specifico, sono diminuiti in maniera costante e progressiva rispetto alla gravità del declino cognitivo ... (Continua)

08/01/2025 15:50:00 Essenziale modificare gli stili di vita scorretti

Ictus, controlli regolari possono prevenirlo
È fondamentale agire sugli stili di vita scorretti per ridurre il rischio di ictus. A ricordarlo è l’Associazione Italiana Ictus che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha lanciato una campagna di screening gratuiti in tutta Italia.
Ogni anno nel nostro paese l’ictus colpisce 120.000 persone, fra cui 12.000 sotto i 55 anni, rendendo la malattia una delle principali cause di morte e disabilità. Secondo l’Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii), questa patologia è spesso legata a stili ... (Continua)

08/01/2025 14:55:59 L’esordio giovanile può avvenire anche attorno ai 30 anni

Il declino cognitivo nei giovani
La demenza è un concetto che associamo automaticamente all’età avanzata, ma non sempre è così. Uno studio pubblicato su Jama Neurology da un team della Maastricht University dimostra come il declino cognitivo possa colpire anche le persone con meno di 65 anni e a volte manifestarsi anche attorno ai 30 anni.
La demenza a esordio giovanile (YOD) è associata a una serie di fattori di rischio, 4 in particolare: bassi livelli di vitamina D, ipotensione ortostatica, aumento della proteina C ... (Continua)

08/01/2025 10:53:00 Effetti positivi sul rischio cardiovascolare

Il caffè si beve al mattino
Bere caffè al mattino è associato a un rischio cardiovascolare minore. A dirlo è una ricerca pubblicata su European Heart Journal da un team della Tulane University.
"Il nostro studio - dichiara Lu Qi, primo ricercatore - sembra suggerire che il caffè genera anche effetti positivi sulla riduzione delle probabilità di sviluppo di malattie croniche, come il diabete di tipo 2".
Essenziale però è l’orario in cui si beve il caffè. Allo studio hanno partecipato 40.725 adulti che hanno ... (Continua)

03/01/2025 11:20:00 Il fenomeno della neurogenesi fondamentale per alcune malattie

Nuovi neuroni contro il declino cerebrale
Generare nuovi neuroni in età adulta potrebbe essere la risposta a molte malattie cerebrali, in particolare quelle caratterizzate da declino cognitivo. È quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata su Cell Stem Cell da ricercatori della University of Southern California di Los Angeles.
La regione cerebrale che trarrebbe i maggiori benefici dalla neurogenesi è l’ippocampo, area da cui dipendono le funzioni mnemoniche e di orientamento. In alcuni animali, specie i roditori, si manifesta la ... (Continua)

30/12/2024 09:18:56 Coinvolta GDF15, la proteina che riduce l’appetito

Un nuovo marcatore per la Sla
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia multifattoriale caratterizzata dalla degenerazione progressiva dei motoneuroni e dalla paralisi muscolare. Nonostante i trattamenti attualmente utilizzati, i pazienti sopravvivono solo 3-5 anni dopo la diagnosi iniziale.
La perdita di peso è un’importante caratteristica clinica, al momento della diagnosi, delle persone affette da SLA. Con una prevalenza stimata del 56%-62%, la perdita di peso è definita come un rilevante e indipendente ... (Continua)

24/12/2024 09:42:36 Le cellule microgliari possono peggiorare la neurodegenerazione

Alzheimer, quando le cellule spazzine diventano cattive
Potrebbero nascere nuovi trattamenti per l’Alzheimer grazie alla scoperta di un meccanismo fondamentale della malattia. Un gruppo di ricercatori della City University di New York coordinato da Pinar Ayata ha evidenziato il duplice ruolo delle cellule immunitarie della microglia, che oltre a proteggere il sistema nervoso centrale, in caso di stress possono anche produrre sostanze tossiche che peggiorano la neurodegenerazione caratteristica dell’Alzheimer.
I primi test su modello murino ... (Continua)

19/12/2024 10:10:00 Possibile predisposizione di alcuni soggetti alla condizione

Nel Dna le origini della dislessia
La dislessia può avere un’origine genetica. A dirlo è uno studio pubblicato su Science Advances da ricercatori del Max Planck Institute che ha coinvolto oltre 35.000 adulti dislessici.
I ricercatori hanno analizzato i dati della Uk Biobank e del 23andMe, un altro archivio sanitario, per ottenere informazioni su 35 varianti genetiche in specifiche strutture cerebrali che potrebbero svelare una predisposizione genetica per la dislessia.
La scoperta suggerirebbe l’esistenza di un tratto ... (Continua)

18/12/2024 12:54:00 Nuovo inibitore per la malattia rara

Emoglobinuria parossistica notturna, ecco Iptacopan
Colpisce tra le dieci e le venti persone su un milione. Non è una malattia genetica, ma insorge dalla mutazione somatica del Dna di una cellula staminale emopoietica, che ha il compito di generare globuli rossi. È l’emoglobinuria parossistica notturna (EPN), una patologia che causa la distruzione degli eritrociti con conseguente calo del livello di emoglobina. Contro questa malattia cronica, solo di recente sono stati sviluppati e approvati negli Stati Uniti e in Europa farmaci che possono ... (Continua)

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