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21/03/2023 12:30:00 Aumento del rischio anche con basse dosi

Le radiazioni ionizzanti minacciano il cuore
Anche basse dosi di radiazioni ionizzanti mettono a rischio il cuore dei pazienti. A ricordarlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal da un team del National Cancer Institute di Bethesda diretto da Mark Little, che spiega: «È noto che l'esposizione ad alte dosi di radiazioni possa danneggiare il cuore, ma le prove che collegano le radiazioni a basse dosi alle malattie cardiache sono meno chiare».
Il team ha esaminato 93 studi che valutavano i nessi fra una serie di malattie ... (Continua)

15/03/2023 17:44:00 La ricerca punta a nuove soluzioni per eradicare il problema

Nuove terapie per l’antibiotico-resistenza
Da problema confinato alla vita ospedaliera, l’antibiotico-resistenza ha ormai allargato il suo raggio d’azione mostrandosi come un fenomeno in costante crescita e pericoloso per tutto il mondo.
Sono 10 milioni l’anno i morti a causa dell’emergere di germi multiresistenti agli antibiotici, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità. In Italia il problema sembra ancora più preoccupante, se è vero che un report dell’Ente europeo per il Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) ... (Continua)

23/02/2023 15:10:00 Alternativa rispetto al doppio trapianto fegato-rene

Iperossaluria di tipo 1: trapianto di rene e lumasiran
Nei pazienti affetti da iperossaluria primitiva di tipo 1 (PH1) con insufficienza renale, il trapianto di rene isolato in terapia con lumasiran può essere una strategia sicura: questa è l'indicazione fornita da un team franco-olandese guidato dalla dott.ssa Anne-Laure Sellier-Leclerc dell’Università di Lione in un articolo pubblicato sulla rivista Nephrology, dialysis, transplantation.
A supporto della loro raccomandazione, che dovrà essere necessariamente confermata da ulteriori dati ... (Continua)

14/02/2023 15:35:00 Correlazione evidente fra microbiota intestinale e benessere cardiovascolare

I probiotici prevengono le malattie cardiovascolari
Secondo i dati Istat del 2017, il 10.4% di tutti i decessi è stato attribuito a malattie ischemiche del cuore (11.3% negli uomini e 9.6% nelle donne) e il 9.2% a eventi cerebrovascolari (7.6% negli uomini e 10.7% nelle donne). Accanto a fattori di rischio legati all'avanzare dell'età o di carattere genetico, vi sono comportamenti e stili di vita quali fumo, alcol, e cattiva alimentazione che incrementano l'insorgere di problemi cardiocircolatori. Anni di studi hanno infatti comprovato che ... (Continua)

09/02/2023 10:22:00 Aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e di morte

Inibitori della pompa protonica rischiosi per i diabetici
Chi soffre di diabete di tipo 2 dovrebbe astenersi dall’assumere inibitori della pompa protonica, farmaci associati a un aumento del rischio di malattia coronarica, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca e mortalità per ogni causa.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism da un team della Huazhong University of Science and Technology in Cina diretto da An Pan, che spiega: «Questi risultati suggeriscono che tra i pazienti con diabete di ... (Continua)

06/02/2023 10:00:00 L’indicazione migliore per la tromboprofilassi

Fratture, meglio aspirina o eparina?
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha messo a confronto aspirina ed eparina nel quadro di una tromboprofilassi in caso di frattura degli arti. I dati indicano che l’aspirina non è inferiore all’eparina a basso peso molecolare nella prevenzione del decesso ed è associata a bassa incidenza di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare.
«Le linee guida cliniche raccomandano l'eparina a basso peso molecolare per la tromboprofilassi nei pazienti con fratture, ma ... (Continua)

02/02/2023 10:15:00 Migliorando gli stili di vita l’incidenza viene abbattuta

Cancro, un caso su due è evitabile
Ridurre le diagnosi di tumore del 40% e di morte del 50% è possibile adottando stili di vita più sani: un obiettivo raggiungibile, a patto di fare della prevenzione un patrimonio comune, basata sui dati e su indicazioni scientificamente validate su come intervenire sulle proprie abitudini.
È il messaggio lanciato da Santagostino Monitoring - Osservatorio sulla Salute, un gruppo di studio che riunisce un pool di data scientist e professionisti sanitari per produrre ed elaborare dati e ... (Continua)

30/01/2023 15:11:00 Studi giungono a conclusioni contrastanti

Caffè e pressione, rapporto complesso
Il caffè aiuta a mantenere bassa la pressione sanguigna. Chi ne beve due o tre al giorno ha la pressione più bassa rispetto a chi ne beve una sola tazza o a chi non ne prende affatto: un dato che vale sia a livello periferico che per la pressione aortica centrale, quella più vicina al cuore.
È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients, realizzata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di ... (Continua)

30/01/2023 11:40:00 Consigli per proteggere le persone a rischio

Il grande freddo: chi rischia di più e come difendersi
Con le temperature in picchiata e la bianca coltre di neve che ricopre la nostra penisola, dobbiamo sapere come difenderci dalle insidie del grande freddo. E gli esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) sono prodighi di consigli, soprattutto per le persone più a rischio, come gli anziani, i fragili e chi è affetto da patologie croniche. Gli inverni caratterizzati da fenomeni estremi sono ormai una consuetudine, conseguenza diretta dei cambiamenti climatici. Ma il concetto di ... (Continua)

17/01/2023 15:00:00 Il farmaco riduce il rischio e abbassa la mortalità

Dapagliflozin per l’insufficienza cardiaca
Uno studio pubblicato su Nature Medicine mostra la sicurezza e l’efficacia di dapagliflozin nei pazienti che soffrono di scompenso cardiaco con frazione di eiezione migliorata (HFimpEF).
Lo studio DELIVER ha valutato l’utilizzo di dapagliflozin in un campione di 6.263 soggetti con scompenso cardiaco sintomatico, il 18% dei quali aveva HFimpEF. Metà del campione è stato assegnato a ricevere 10 mg di dapagliflozin, e l’altra metà placebo.
Sono stati inclusi nello studio gli individui ... (Continua)

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