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17/09/2024 12:35:00 Legame confermato tra salute cerebrale e intestinale

Frutta e sport per ritardare la demenza
C’è un nesso evidente fra la salute cerebrale e quella intestinale. A confermarlo ulteriormente è un nuovo studio della Monash University di Melbourne secondo cui mangiare più frutta e fare esercizio fisico in maniera regolare ha l’effetto di ridurre le possibilità di soffrire di demenza.
Nel microbiota intestinale si contano milioni di batteri di diversa origine, che mescolandosi determinano lo stato di salute e il grado di immunità dell’organismo umano. È emerso più volte l’intreccio ... (Continua)

17/09/2024 10:10:00 Anche il rischio di decesso cala rispetto alla sola chemioterapia

Tumore della vescica, durvalumab riduce le recidive
I risultati positivi dello studio di Fase III NIAGARA mostrano che durvalumab in combinazione con la chemioterapia ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dell’endpoint primario di sopravvivenza libera da eventi (EFS) e del principale endpoint secondario di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla chemioterapia neoadiuvante nei pazienti con carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC). I pazienti sono stati trattati con durvalumab in combinazione ... (Continua)

17/09/2024 09:46:00 Il farmaco avvicina questa classe di pazienti ai tassi di guarigione generali

Tumore al seno triplo negativo, efficace pembrolizumab
Novità positive anche per il tumore al seno triplo negativo. L’immunoterapia, infatti, avrebbe l’effetto di avvicinare anche questa classe di pazienti ai tassi di guarigione che si rilevano per la malattia generale.
Se anteposta (neoadiuvante) e fatta seguire (adiuvante) all’intervento di mastectomia, l’immunoterapia è in grado di determinare un tasso di successo terapeutico mai raggiunto prima (quasi 87 per cento di sopravvivenza a cinque anni) in questa forma di cancro della mammella.
I ... (Continua)

16/09/2024 12:35:00 Combinazione di chemio e immunoterapia per aumentarla

Sopravvivenza più alta per il cancro della cervice uterina
La ricerca italiana cambia la pratica clinica nel tumore della cervice uterina localmente avanzato ad alto rischio. Nello studio KEYNOTE-A18, conosciuto anche come ENGOT-cx11/GOG-304 e coordinato da una ricercatrice italiana, la Professoressa Domenica Lorusso, l’immunoterapia con pembrolizumab, in combinazione con la chemioradioterapia (CRT) concomitante, ha ridotto il rischio di morte del 33% (HR=0,67) rispetto alla sola CRT concomitante. La sopravvivenza globale a 3 anni ha raggiunto l’82,6% ... (Continua)

16/09/2024 11:00:00 Tra le possibili cause gli stili di vita scorretti

In aumento i tumori aggressivi nelle donne
Un nuovo studio promosso e coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e dall’Istituto di Biochimica e Biologia Cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) evidenzia un significativo aumento dell'incidenza di tumori aggressivi, come il cancro al pancreas, tra le giovani donne.
I risultati della ricerca sono pubblicati sulla prestigiosa rivista BMC Medicine del gruppo Springer Nature. L'analisi, basata su oltre 10 milioni di casi registrati nel database SEER tra ... (Continua)

16/09/2024 10:40:00 Analisi basata sulle sequenze di microRna

Un test del sangue per diagnosticare la Sla
Basta un esame del sangue per diagnosticare la sclerosi laterale amiotrofica. A dirlo è uno studio pubblicato su Brain Communications da un team del Brain Chemistry Labs.
La Sla è la forma più comune di malattia del motoneurone e causa una paralisi graduale che alla fine porta all’incapacità di camminare, parlare e muoversi. La diagnosi necessita al momento di un esame clinico approfondito e può richiedere fino a 12 mesi per la conferma.
Il test sviluppato sarebbe quindi una vera e ... (Continua)

13/09/2024 12:34:00 La nuova frontiera per eliminare quelli più piccoli

Nanoparticelle d’oro per i tumori della vescica
Sono oltre mezzo milione ogni anno le nuove diagnosi di tumore alla vescica. Questo tipo di neoplasia non solo è la decima più diffusa al mondo, ma risulta essere anche una delle più difficili da curare: da un lato a causa della resistenza alla terapia, dall’altro alla presenza della cosiddetta “malattia residua”. Le attuali tecniche di diagnostica per immagini, infatti, non sono in grado di rilevare i tumori inferiori a 1 millimetro, soprattutto quando sono piatti, rendendoli estremamente ... (Continua)

13/09/2024 11:34:00 Ne uccide quasi un milione all’anno in tutto il mondo

La sepsi minaccia i neonati
La sepsi uccide 11 milioni di persone in tutto il mondo ogni anno, e 800.000 sono neonati. Si tratta di una grave condizione infiammatoria dell’organismo causata da un’infezione e praticamente incurabile.
La sepsi è la prima causa di morte nel primo mese di vita, legata soprattutto a misure di prevenzione inadeguate e a diagnosi tardiva. Nel corso degli anni, la sopravvivenza dei neonati pretermine è nettamente migliorata, ma questi bambini hanno bisogno spesso di cure ospedaliere ... (Continua)

12/09/2024 09:38:11 Una proteina nota per proteggere il DNA è coinvolta nel controllo della memoria

Alzheimer, ecco perché si perde la memoria
Ricercatori dell’IRCCS San Raffaele Roma, dell’ISS e del CNR hanno scoperto un nuovo meccanismo molecolare alla base della perdita della memoria e delle capacità cognitive che caratterizzano le demenze. Il nuovo meccanismo vede coinvolta una proteina che ha il ruolo di riparare i danni del doppio filamento del DNA provocati da stress e da stimoli di natura diversa all’interno dei neuroni.
La scoperta non soltanto aggiunge nuovi importanti tasselli di conoscenza di una patologia che, secondo ... (Continua)

10/09/2024 12:20:00 I problemi gastrointestinali sono più comuni per i malati di Parkinson

Chi ha l’ulcera rischia il Parkinson
Chi soffre di problemi alla mucosa intestinale, come ulcere o esofagiti, ha più probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson nel corso della vita. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston guidato da Subhash Kulkarni, che spiega: “Per molto tempo il Parkinson è stato descritto come una malattia che avanza dall'alto verso il basso, quindi inizia nel cervello e poi arriva all'intestino. Ora un'altra ipotesi ... (Continua)

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