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ARTICOLI
TROVATI : 100
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Risultati da 71 a 80 DI 100
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| 04/06/2014 Un recettore degli endocannabinoidi nella formazione del muscolo scheletrico |
Scoperta proteina importante per la distrofia muscolare
Una ricerca italiana ha scoperto l'importanza di una proteina nel processo di formazione del muscolo scheletrico. Lo studio, realizzato da scienziati dell'Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli, è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Si tratta di una scoperta in grado di fornire nuovi indizi utili per la messa a punto di trattamenti farmacologici che possano fermare la distrofia muscolare e altre temibili patologie degenerative. Il ... (Continua)
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| 13/05/2014 10:45:00 Tadalafil e sildenafil migliorano l'afflusso di sangue nei muscoli |
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Farmaci per l'impotenza utili in caso di Duchenne
Uno studio americano ha recentemente proposto l'utilizzo di due farmaci per la disfunzione erettile – tadalafil e sildenafil – in caso di distrofia muscolare di Duchenne. Il team guidato da Ronald Victor e dai colleghi del Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles ipotizza in uno studio pubblicato su Neurology che i due farmaci possano migliorare l'afflusso di sangue nei muscoli dei malati colpiti da questa forma di distrofia. La Duchenne è al momento una malattia incurabile che porta al ... (Continua)
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| 31/01/2014 10:27:05 Studio italiano alimenta nuove speranze |
Una nuova prospettiva di cura per le distrofie muscolari
Durante il processo di riparazione muscolare, se il danno è persistente, le cellule staminali vascolari subiscono un cortocircuito e iniziano a depositare materiale fibroso sul tessuto muscolare, danneggiandolo. È la conclusione alla quale è arrivato uno studio coordinato da Silvia Brunelli, docente di Biologia applicata presso il Dipartimento di Scienza della Salute dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’IRCCS dell’Ospedale San Raffaele di Milano e pubblicato oggi su ... (Continua)
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| 09/01/2014 17:19:18 Ricerca italiana apre la strada a nuove interessanti prospettive |
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Terapia genica con interferone per il cancro
Utilizzare le proprietà antitumorali dell'interferone alfa senza gli effetti tossici conseguenti. È l'idea di una ricerca italiana che si serve di cellule staminali ematopoietiche da cui originano macrofagi che producono l'interferone laddove si sviluppa il cancro. Si tratta di uno studio nato dalla collaborazione fra Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Istituto Telethon per la terapia genica (Tiget) pubblicato su Science Translational Medicine. I ricercatori, coordinati da ... (Continua)
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| 20/10/2013 Le tecniche all'avanguardia per sconfiggere gli inestetismi della pelle |
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Lotta alla cellulite e carbossiterapia
Gambe più belle e più snelle anche per chi non vuole sottoporsi ad interventi troppo invasivi. Ridurre la circonferenza delle gambe, tonificare la pelle, diminuire smagliature, cellulite e cicatrici retraenti: è un problema tutto femminile che interessa l’80% delle donne senza distinzione di età e costituzione. “ Non è un sogno, ma oggi grazie al laser e alla Carbossiterapia è possibile”, afferma il Dottor Alfredo Borriello, direttore dell'unità operativa di Chirurgia plastica dell'Ospedale ... (Continua)
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| 10/10/2013 19:55:43 Famiglia di molecole sintetiche per la cura delle malattie genetiche |
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Morfolino
Il termine morfolino indica una particolare famiglia di molecole sintetiche in grado di modificare l'espressione dei geni. Questa abilità comincia ad essere sfruttata per cercare di curare le malattie genetiche, in particolare quelle in cui si verifica un'espressione genica anomala. Recentemente, un oligonucleotide morfolino antisenso, chiamato eteplirsen, è stato messo a punto al fine di trattare la distrofia muscolare di Duchenne (DMD). La DMD è una malattia genetica neuromuscolare ... (Continua)
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| 12/07/2013 10:33:40 Terapia italiana salva sei bambini da due gravi malattie genetiche |
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Le staminali che guariscono
Mentre il dibattito sul metodo Stamina si accende e assume i contorni di una sfida fra tifoserie contrapposte, arriva la notizia di guarigioni reali e già avvenute grazie a una terapia sperimentata dai ricercatori Telethon e del San Raffaele di Milano. Due gravi patologie genetiche, la sindrome di Wiskott-Aldrich e la leucodistrofia metacromatica, sono state sconfitte in 6 piccoli pazienti grazie a un trattamento che riassume le principali acquisizioni della ... (Continua)
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| 08/06/2013 Studio pone le basi per un approccio di terapia cellulare basato sui fibroblasti |
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Rigenerare i muscoli grazie a un'impalcatura di collagene
Rigenerare i muscoli danneggiati grazie a un’impalcatura molecolare a base di collagene VI: è quanto suggerisce uno studio finanziato da Telethon e pubblicato su Nature Communications dal gruppo di ricerca coordinato da Paolo Bonaldo, professore di Biologia cellulare all’Università di Padova. Oltre a chiarire un aspetto importante del modo con cui il muscolo si riforma dopo un danno, questo studio propone un nuovo approccio di terapia cellulare da applicare in malattie muscolari degenerative, ... (Continua)
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| 06/02/2013 12:09:50 Una forma di distrofia che compromette la vista |
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La distrofia del cristallino di Schnyder
La distrofia del cristallino di Schnyder appartiene al gruppo delle distrofie granulari, maculari e reticolari. È caratterizzata da opacamento o da cristalli all'interno dello stroma corneale, e dalla progressiva diminuzione dell'acuità visiva, che può portare anche alla perdita della vista. Ora uno studio dell'Università di Torino pubblicato su Cell cerca di far luce sui meccanismi che generano la malattia. Massimo Santoro, autore principale dello studio e ricercatore presso il Centro di ... (Continua)
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| 18/07/2012 Nuovo dispositivo utile per distrofici e malati di sclerosi multipla |
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L'occhio si trasforma in mouse
Chi è affetto da una malattia degenerativa come la sclerosi multipla, la distrofia muscolare e il morbo di Parkinson potrà presto beneficiare di un nuovo dispositivo tecnologico per interagire al meglio con il proprio computer. Si tratta di una sorta di mouse ottico progettato dai ricercatori dell'Imperial College di Londra. Il dispositivo riconosce il posizionamento degli occhi sullo schermo del computer e consente al soggetto di controllare un cursore sul display proprio come si fa ... (Continua)
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