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27/10/2022 14:10:00 Primo intervento ibrido di ablazione chirurgica

Nuovo intervento per la tachicardia sinusale inappropriata
Porta la firma di una cardiochirurga e di una cardiologa dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano il primo intervento ibrido effettuato in Italia per la correzione della tachicardia sinusale inappropriata, eseguito su una donna di 21 anni, affetta da questa sindrome da circa 8 anni.
La sindrome, che colpisce circa l’1% della popolazione, è causa di un battito cardiaco incessante e incontrollabile anche a riposo.
L’intervento ibrido innovativo, condotto simultaneamente con approccio ... (Continua)

29/06/2021 12:15:00 Risolta la struttura del canale del pacemaker HCN4

Nuove terapie per angina pectoris e insufficienza cardiaca
Il battito cardiaco è in prima istanza un processo elettrico ed è per sua natura automatico, non dipende cioè da impulsi esterni. A garantirne l’automaticità contribuiscono i canali HCN, proteine che generano delle piccole correnti elettriche che collegano la fine di un battito al successivo.
Lo studio internazionale coordinato dall’Università Statale di Milano mostra, per la prima volta, una proteina HCN in conformazione aperta, e permette di spiegare come le cariche elettriche passino ... (Continua)

13/09/2019 12:30:00 Possibile grazie alla riprogrammazione di fibroblasti del derma

Fibrillazione atriale, creato primo modello cellulare umano
La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più comune che colpisce l’1-2% della popolazione mondiale, percentuale che sale a oltre il 15% dopo gli 80 anni ed è una delle principali cause di ictus, insufficienza cardiaca, morte improvvisa e morbilità cardiovascolare nel mondo.
Oltre all’età, altri fattori concorrono all’insorgenza della fibrillazione atriale, tra questi la predisposizione genetica: avere infatti un parente di primo grado affetto da tale patologia aumenta ... (Continua)

19/09/2017 14:40:00 L’aspetto fondamentale è la personalizzazione

Angina, nuovo approccio terapeutico
Per curare l’angina serve un approccio personalizzato e ottimizzato sulla base delle caratteristiche individuali. Lo afferma un articolo pubblicato su Nature Reviews a cura di Roberto Ferrari, Direttore del reparto di Cardiologia e del dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Ferrara.
Lo specialista fa notare che il protocollo terapeutico nei confronti dell’angina è rimasto negli anni ancorato all’utilizzo di un gruppo di farmaci definiti di prima linea, i beta-bloccanti, mentre le ... (Continua)

09/02/2016 09:31:00 Ricercatori italiani individuano per la prima volta una causa genetica
Quando la tachicardia è ereditaria
Un gruppo di ricercatori italiani dell'Università Statale di Milano ha scoperto la causa genetica associata ad alcune forme di tachicardia.
Le tachicardie sono aritmie cardiache caratterizzate da battito fortemente accelerato (>95-100 battiti al minuto a riposo) e/o da improvvise ingiustificate accelerazioni del ritmo sproporzionate rispetto al reale bisogno dell’organismo. Alcune forme di tachicardia hanno una componente di predisposizione ereditaria le cui cause erano fino ad oggi in ... (Continua)
11/01/2011 Team italiano evidenzia il compito del gene Hcn4, il “gene pacemaker”

Aritmie, una proteina regola il battito cardiaco
Un gruppo di ricerca italiano ha dimostrato per la prima volta che il battito del cuore è regolato in modo diretto da una particolare proteina codificata dal gene Hcn4, che funge da canale ionico, chiamato canale "funny" o canale del "pacemaker". La presenza dei canali "funny" nelle cellule autoritmiche cardiache è essenziale per la generazione dell'attività spontanea e per la modulazione della frequenza.
La ricerca è stata pubblicata dal gruppo di Dario DiFrancesco, direttore del PaceLab, ... (Continua)

01/09/2010 L'azione mirata della molecola riduce i battiti del cuore

Scompenso cardiaco, arriva l'ivabradina
Patologia invalidante che colpisce il 2-3% della popolazione mondiale, lo scompenso cardiaco arriva anche a modificare le abitudini e lo stile di vita di chi ne soffre. A Stoccolma, nell'ambito del Congresso Europeo di Cardiologia in corso in questi giorni, è stato presentato lo studio SHIFT, appena pubblicato dalla rivista Lancet.
La nuova arma in mano ai medici è la molecola ivabradina che, stando ai dati acquisiti, è riuscita a ridurre drasticamente i decessi e i ricoveri ospedalieri, ... (Continua)

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