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30/11/2023 14:34:46 Le prime fasi dell’apprendimento linguistico

I neonati amano il linguaggio della mamma
Sappiamo per esperienza che è molto più facile imparare una lingua da bambini che da adulti e lo studio delle cosiddette “finestre di opportunità” dimostra che i primi mesi e anni di sviluppo sono fondamentali per l’acquisizione del linguaggio. Imparare una seconda lingua da adulti è molto più difficile, inoltre l’acquisizione del linguaggio inizia già durante il periodo di gravidanza, durante il quale il feto può sentire il suono che si propaga - benché distorto - all’interno del grembo ... (Continua)

16/11/2023 11:10:00 Una proteina ingegnerizzata sembra in grado di potenziarla

La proteina che accende la memoria
Un team di scienziati italiani ha modificato geneticamente una molecola normalmente attiva nel cervello e con un ruolo chiave nella memoria.
I ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno operato modifiche alla proteina LIMK1, cui è stato aggiunto un “interruttore molecolare” che la accende in risposta alla somministrazione di un farmaco, la rapamicina, alla quale si guarda già con ... (Continua)

27/10/2023 09:28:27 Un piccolo jet lag da smaltire per stare bene

La regola del 3-2-1 per prepararsi all’ora solare
Come ogni anno arriva il momento dell’ora solare, che nonostante mille discussioni sull’argomento rimane in vigore. Come preparare il nostro organismo a questo piccolo jet lag?
Secondo gli esperti si può adottare la regola del 3-2-1, ideata dal prof. M. Safwan Badr, docente di Medicina interna alla Wayne State University School of Medicine di Detroit.
«A risentirne di più è chi ha un’alterazione del ritmo sonno-veglia: i “gufi”, che preferiscono andare a letto e svegliarsi più tardi e ... (Continua)

26/10/2023 10:10:00 La molecola stimola la risposta individuale

Long Covid, pealut previene la neuroinfiammazione
Ci si continua ad ammalare di Covid, tante le persone che si reinfettano più volte. “Aumentando il numero delle infezioni aumentiamo il rischio di Long Covid perché la risposta immunitaria determina la persistenza dei sintomi, per un periodo di almeno 3 mesi”. E anche la famosa tosse che non passa può essere la spia di una neuroinfiammazione.
Parte da qui la fotografia sul rischio di cui ha parlato alla Dire la neuroscienziata e docente all’Università di Catania, Arianna Di Stadio. Tante le ... (Continua)

19/10/2023 15:10:00 Bere aiuta a contrastare gli effetti della routine autunnale

L’idratazione è un alleato per ricaricare le batterie
L’estate è ormai solo un ricordo ed è arrivato il momento di lasciare spazio alla stagione autunnale, che spesso porta con sé una sensazione di malinconia e spossatezza: le giornate si accorciano e si avvicina il maltempo. L’abbassamento delle temperature e l’imminente cambio di stagione possono rappresentare una minaccia per il benessere quotidiano, in particolare per le persone con basse difese immunitarie.
Può capitare che l’organismo si trovi impreparato nell’affrontare i repentini ... (Continua)

10/10/2023 10:03:14 Sintomi a lungo termine dopo un’infezione respiratoria

C’è anche il Long raffreddore
Oltre all’ormai famoso Long Covid dovremmo stare attenti anche al Long raffreddore, il complesso di sintomi tipici del malanno stagionale che tuttavia si protrae per alcune settimane invece di risolversi in qualche giorno.
A segnalarlo è uno studio della Queen Mary University di Londra pubblicato su EClinicalMedicine, che suggerisce la possibilità di effetti a lungo termine sulla salute associati a infezioni respiratorie acute non Covid.
La ricerca ha confrontato la prevalenza dei sintomi ... (Continua)

03/10/2023 11:10:00 Tanti gli effetti negativi se restiamo seduti troppo tempo

La sedentarietà aumenta il rischio di demenza
Oltre ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, la sedentarietà alzerebbe anche quello di demenza, stando alle conclusioni di un nuovo studio pubblicato su Jama.
L’aspetto preoccupante è che questo effetto sembra manifestarsi anche in quelle persone che dopo il lavoro svolgono una regolare attività fisica, che evidentemente non basta a proteggere l’organismo dai danni della sedentarietà.
Lo studio dei ricercatori dell’Università della California del Sud ha coinvolto quasi ... (Continua)

02/10/2023 12:10:00 A metà strada fra un neurone e un astrocita

Scoperte nuove cellule ibride nel cervello
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Losanna ha scoperto un nuovo tipo di cellula del sistema nervoso, una via di mezzo fra un neurone e un astrocita.
La scoperta è firmata dal ricercatore Andrea Volterra, che assieme al suo team ne ha pubblicato i dettagli su Nature e che spiega: “Le cellule ibride potrebbero avere un ruolo importante nei fenomeni di memorizzazione e potrebbero contribuire alle alterazioni tipiche dell'Alzheimer, vista la loro localizzazione nel cervello, in ... (Continua)

29/09/2023 10:50:00 Le esperienze di premorte nei pazienti rianimati

Cosa succede quando si muore?
Una ricerca molto particolare della New York University lascia emergere risultati sorprendenti riguardo alle esperienze dei pazienti che subiscono un arresto cardiaco ma che riescono a rimanere in vita.
L’aspetto interessante dello studio è che i pazienti riportati in vita grazie alla rianimazione cardiopolmonare avevano ricordi chiari dei minuti successivi all’arresto cardiaco, fino a un’ora dopo l’evento. I test mostravano anche attività cerebrale legata al pensiero e alla ... (Continua)

27/09/2023 14:50:00 Il farmaco protegge dal rischio cardiovascolare

Diabete, glifozine cancella la memoria metabolica
L’utilizzo tempestivo delle glifozine (SGLT2-i) entro due anni dalla diagnosi di diabete tipo 2 migliora il compenso glicemico e inibisce il fenomeno della memoria metabolica, cioè di quel meccanismo di danno prolungato legato alle iperglicemie tipiche della malattia, con effetti positivi sulla riduzione del rischio di evento cardiovascolare. Gli effetti benefici degli SGLT-2i si osservano anche nei soggetti che presentano valori di emoglobina glicosilata (HbA1c) tra il 7-8% o >8% e un rischio ... (Continua)

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