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29/08/2024 17:00:00 Il farmaco migliora l’inibizione della proteina C5

Crovalimab per l’emoglobinuria parossistica notturna
È stato approvato l’uso di crovalimab – un nuovo anticorpo monoclonale riciclante che inibisce la proteina C5 del sistema del complemento – in adulti e adolescenti (a partire dai 12 anni di età e di peso pari o superiore a 40 kg) affetti da emoglobinuria parossistica notturna (EPN), a prescindere che siano o non siano stati precedentemente trattati con inibitori della proteina C5. La EPN è una malattia ematologica rara e potenzialmente fatale, a causa della quale i globuli rossi vengono ... (Continua)

16/07/2024 12:35:00 Colpire gli aggregati per frenare l’Alzheimer

Uno spray per eliminare la proteina tau
Un test dell’Università di Edimburgo e della University of Texas Medical Branch ha come oggetto uno spray in grado di colpire gli aggregati della proteina tau, uno dei meccanismi alla base dell’Alzheimer.
Lo spray veicola nel cervello un anticorpo specifico che si lega alle proteine tau. L’anticorpo è contenuto all’interno di una capsula che ne consente il passaggio attraverso la barriera emato-encefalica. L’approccio è stato analizzato su modello murino e descritto sulle pagine di Science ... (Continua)

02/07/2024 12:35:00 All’aumento delle temperature corrisponde un rischio più alto di mal di testa

Il caldo aumenta il rischio di emicrania
Ippocrate sarebbe fiero delle conclusioni di uno studio dell’Università di Cincinnati sull’emicrania. Secondo le conclusioni dello studio, realizzato in collaborazione con i colleghi dell’Icahn School of Medicine at Mount Sinai Hospital di New York, le probabilità di soffrire di emicrania aumentano con l’innalzamento delle temperature.
Alla stessa conclusione era arrivato, sia pur solo per intuito, il medico dell’antica Grecia oltre 2.000 anni fa. Nel corso dello studio sono state ... (Continua)

04/06/2024 12:48:00 L’efficacia dell’anticorpo monoclonale

Cancro al seno, avelumab riduce il rischio di morte
Dal Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) arrivano nuove e importanti evidenze scientifiche sull’utilizzo dell’immunoterapia nel tumore del seno. Un anticorpo monoclonale (avelumab) dopo l’intervento chirurgico ha dimostrato di ridurre del 34% il rischio di morte nelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo precoce ad alto rischio di malattia metastatica. La terapia ha infatti diminuito del 30% lo sviluppo di metastasi a distanza (polmone-fegato-cervello).
Sono ... (Continua)

27/05/2024 11:50:00 Risultati buoni per colite ulcerosa e malattia di Crohn

Malattie intestinali, guselkumab efficace
Importanti novità da Johnson & Johnson in occasione dell’ultima Digestive Disease Week (DDW) tenutasi a Washington per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), che in Italia colpiscono circa 250 mila persone. Guselkumab, il primo anticorpo monoclonale completamente umano diretto selettivamente contro la subunità p19 dell’IL-23, si è dimostrato una terapia efficace e sicura sia nella colite ulcerosa (CU) sia nella malattia di Crohn (CD). Il farmaco è già ... (Continua)

24/05/2024 12:00:00 Pubblicati i dati dello studio di fase 3

Bpco, efficace dupilumab
Sono stati presentati, in occasione della sessione conclusiva della Conferenza Internazionale 2024 dell'American Thoracic Society (ATS) e contemporaneamente pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM), i dati dello studio di fase 3 NOTUS, che ha valutato l'uso sperimentale di dupilumab come trattamento di mantenimento aggiuntivo in adulti con BPCO non controllata in trattamento con terapia inalatoria standard massimale (quasi tutti in triplice terapia) e con evidenza di infiammazione ... (Continua)

23/05/2024 15:50:00 Trattamento ben tollerato ed efficace

Sclerosi multipla, l’efficacia di ofatumumab
I dati dello studio Alithios mostrano un’efficacia prolungata di ofatumumab nelle persone colpite da sclerosi multipla recidivante di recente diagnosi. I dati mostrano il 44% di recidive in meno, una riduzione del 96,4% e dell’82,7% delle lesioni (Gd+ T1 e T2) alla risonanza magnetica, e il 24,5% e il 21,6% in meno di eventi di peggioramento confermato della disabilità (Cdw) a 3 e 6 mesi, rispettivamente, rispetto a coloro che sono passati successivamente a ofatumumab da teriflunomide. ... (Continua)

06/05/2024 11:10:00 Progressione più lenta dei segni motori nei pazienti che lo assumono

Parkinson, prasinezumab può rallentarne la progressione
L’anticorpo monoclonale prasinezumab sembra in grado di rallentare la progressione dei segni motori nei pazienti colpiti da Parkinson. A evidenziarlo è uno studio dell’Università di Exeter pubblicato su Nature Medicine.
Prasinezumab agisce legando l’alfa-sinucleina aggregata, consentendone la degradazione. L’alfa-sinucleina patologica è considerata il segno distintivo della malattia di Parkinson e diverse linee di evidenza suggeriscono un ruolo degli aggregati di alfa-sinucleina, e della ... (Continua)

03/05/2024 11:00:00 I vantaggi dell’anticorpo monoclonale erenumab

Un nuovo farmaco per l’emicrania
Erenumab è il nome del nuovo anticorpo monoclonale che offre speranze a chi soffre di emicrania. A valutarne l’efficacia confrontandola con gli effetti di trattamenti orali non specifici è un gruppo di ricercatori dell'Hospital Universitari Vall d’Hebron di Barcellona guidato da Patricia Pozo-Rosich.
Lo studio, pubblicato su Jama Neurology, ha valutato l’efficacia, la tollerabilità, l’aderenza e la soddisfazione dei pazienti che assumono erenumab. Si tratta di un trial clinico randomizzato ... (Continua)

19/04/2024 11:20:00 Soppressione quasi completa delle recidive

Sclerosi multipla, l’efficacia di ocrelizumab
I nuovi dati su ocrelizumab confermano l’efficacia del trattamento in caso di sclerosi multipla.
I risultati dello studio di fase III OCARINA I hanno evidenziato una soppressione quasi completa delle recidive cliniche e delle lesioni cerebrali in soggetti con sclerosi multipla recidivante o primariamente progressiva (SMR o SMPP). Tale soppressione conferma i potenziali benefici anche di questa formulazione. Il trattamento con ocrelizumab s.c. ha determinato una deplezione rapida e ... (Continua)

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