|
ARTICOLI
TROVATI : 65
|
Risultati da 31 a 40 DI 65
|
11/03/2019 15:21:00 Primo e unico inibitore orale del proteasoma |
Mieloma multiplo, disponibile ixazomib
È disponibile anche in Italia ixazomib, il primo inibitore del proteasoma orale di seconda generazione per il trattamento del mieloma multiplo. Ixazomib - prodotto da Takeda - si presenta come capsula da assumere a domicilio una volta a settimana e apre una nuova prospettiva per i pazienti colpiti da mieloma multiplo, che potranno avere a disposizione una tripletta completamente orale. La combinazione di tre farmaci ha dimostrato di essere più efficace rispetto ai regimi a due farmaci ... (Continua)
|
07/12/2018 14:20:00 I batteri dell’intestino influenzano l’evoluzione della malattia |
Mieloma multiplo, nesso con la flora batterica intestinale
Attraverso la loro interazione con il sistema immunitario, alcune specie di batteri che vivono nell’intestino sono in grado di influenzare la progressione del mieloma multiplo che invade il midollo osseo causando dolore, anemia e fragilità ossea. A firmare la scoperta, per ora in gran parte limitata al modello animale della malattia, è il gruppo di Matteo Bellone dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. I risultati dello studio sostenuto da AIRC, appena pubblicati su Nature ... (Continua)
|
03/09/2018 11:36:00 L’evoluzione del tumore è predeterminata |
Mieloma multiplo, studio sul genoma
Uno studio internazionale coordinato da due ematologi di Università Statale di Milano e Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, pubblicato sulla rivista “Nature Communications”, rivela come, dall’analisi del genoma delle cellule del mieloma multiplo asintomatico, si potrà in futuro prevedere la progressione della malattia dalla sua variante silente verso forme aggressive e sintomatiche con maggiore accuratezza rispetto agli esami di laboratorio in uso. Il mieloma multiplo è il ... (Continua)
|
02/02/2018 L’inibizione di Che-1 blocca la crescita delle cellule B |
Nuovi marcatori utili per la cura della leucemia
La proteina Che-1 torna a far parlare di sé e del suo ruolo, sempre più ampio, nelle malattie tumorali. I ricercatori dell’Istituto Regina Elena e dell’Ospedale Bambino Gesù hanno dimostrato che nei bambini con leucemia linfoblastica acuta la proteina è sovraespressa, cioè è presente in quantità più elevate della norma. Dal lavoro emerge anche che Che-1 è regolato dalla nota proteina Myc, uno degli attori principali della trasformazione tumorale. Le leucemie rappresentano circa il 35% dei ... (Continua)
|
17/02/2017 10:20:00 Difficoltà ad eliminare gli aggregati proteici in eccesso |
Scoperta la causa dell'amiloidosi a catene leggere
L'amiloidosi primaria da catene leggere è determinata dall'incapacità delle cellule malate di eliminare gli aggregati proteici in eccesso. È ciò che hanno scoperto i ricercatori del San Raffaele di Milano e del Policlinico San Matteo di Pavia grazie a uno studio pubblicato su Blood. Nei soggetti affetti dalla patologia, le plasmacellule non producono, come dovrebbero, gli anticorpi necessari a combatterla, ma immettono nel flusso sanguigno una proteina tossica, una fibrilla formata dal ... (Continua)
|
01/12/2016 10:52:34 Valido per contrastare le cellule che esprimono positività al CD13 |
Un nuovo anticorpo per il fibrosarcoma
Un nuovo anticorpo per il trattamento del fibrosarcoma potrebbe presto essere disponibile. Ad annunciarlo è la casa produttrice PharmaMar, che ha sviluppato un farmaco con anticorpi coniugati (ADC) destinato a contrastare le forme di fibrosarcoma positive al CD13. Il CD13 è un'aminoectopeptidasi coinvolta nella modulazione di diversi peptidi vasoattivi e influenza importanti eventi biologici, quali la proliferazione cellulare, l'invasione e l'angiogenesi. Il MI130110 è formato da un ... (Continua)
|
21/11/2016 15:54:51 I rischi da conoscere e le paure da sconfiggere |
Riproduzione assistita, tutto quello che c'è da sapere
La procreazione medicalmente assistita è un fenomeno in costante crescita da considerare nel suo complesso. Il Centro Demetra di Firenze ha organizzato un convegno di esperti allo scopo di esaminare e comprendere come prevenire i rischi clinici nella procreazione medicalmente assistita. «Perché i rischi clinici della PMA, al pari di qualsiasi tecnica chirurgica o di laboratorio, esistono e vanno conosciuti e prevenuti – hanno dichiarato le dott.sse Claudia Livi ed Elisabetta Chelo del ... (Continua)
|
14/06/2016 10:04:59 Avviata una sperimentazione per valutarne l'efficacia |
Linfoma a cellule T, c'è plitidepsina
Il linfoma a cellule T angioimmunoblastico refrattario potrebbe trovare una nuova cura. PharmaMar ha infatti annunciato l'inizio di uno studio multicentrico, prospettico, cardine per analizzare l'efficacia del composto antitumorale di origine marina, la plitidepsina, in pazienti con recidiva e linfoma a cellule T angioimmunoblastico refrattario. Poiché si tratta di una patologia rara, e dopo il consulto con la statunitense Food and Drug Administration (FDA), lo studio è stato concepito a ... (Continua)
|
19/05/2016 10:12:00 In associazione con bortezomib e desametasone |
Mieloma, l'efficacia della plitidepsina
Sono positivi i risultati relativi all'uso di plitidepsina in combinazione con bortezomib e desametasone nei pazienti affetti da mieloma multiplo. L'obiettivo primario dello studio di Fase I, diretto dalla dott.ssa Maria Victoria Mateos, MD del Dipartimento di Ematologia dell'Ospedale dell'Università di Salamanca, era di identificare la dose raccomandata per la combinazione tripla (desametasone/bortezomib/plitidepsina), somministrata ogni quattro settimane in 20 pazienti arruolati. È ... (Continua)
|
20/04/2016 14:30:00 La combinazione di carbossiterapia e Triactive restituisce tono alla pelle |
Un nuovo trattamento per la cellulite
Il trattamento combinato raddoppia l’efficacia nella lotta alla cellulite. L’unione di carbossiterapia e Triactive si rivela una soluzione migliorativa per combattere un problema che affligge moltissime donne. Per l’Istat, infatti, sono 14 milioni le donne con la cellulite, circa l’80% della fascia di popolazione tra i 16 e i 60 anni. «Combinando il nuovo protocollo per la carbossiterapia e l’effetto multiplo del Triactive è possibile avere una maggiore efficacia dei risultati, e portare a un ... (Continua)
|
1|2|3|4|5|6|7
|