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ARTICOLI
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Risultati da 51 a 60 DI 100
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14/05/2021 09:23:25 Il recettore GPR17 è una spia precoce di danno infiammatorio |
Sclerosi multipla, scoperto nuovo marcatore
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica di origine autoimmune che colpisce prevalentemente i giovani adulti e in misura maggiore le donne, con sintomi variabili, tra cui stanchezza, dolore o spasmi, difficoltà motorie, perdita della sensibilità agli arti e disturbi visivi. Questi sintomi, spesso molto invalidanti, sono legati alla presenza di lesioni cerebrali o spinali in cui si verificano fenomeni infiammatori che portano alla progressiva perdita di mielina, la struttura ... (Continua)
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23/04/2021 12:41:00 La malattia neurodegenerativa influenzata anche dai tratti di personalità |
Essere nevrotici aumenta il rischio di Parkinson
La malattia di Parkinson colpisce circa l’1-2% della popolazione anziana mondiale ed è la seconda patologia neurodegenerativa più comune dopo il morbo di Alzheimer. Seppur le cause non siano ancora note, gli scienziati ritengono che fattori genetici e ambientali contribuiscano alla sua insorgenza. Una nuova ricerca con partecipazione dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib) di Cosenza e l’Istituto per le bioimmagini e ... (Continua)
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21/04/2021 17:00:00 Grazie allo studio di una rara forma ereditaria della malattia |
Scoperto nuovo meccanismo alla base del Parkinson
Grazie allo studio di una rara forma ereditaria della malattia di Parkinson, ricercatori dell’Università di Trento hanno descritto un nuovo meccanismo patologico alla base della malattia che potrebbe in futuro essere sfruttato in chiave terapeutica anche per le forme non genetiche. Pubblicato sulla rivista Brain, il lavoro è stato coordinato da Giovanni Piccoli, ricercatore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio), con il supporto del programma carriere della ... (Continua)
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23/03/2021 12:10:00 Speranze per i pazienti colpiti da adrenoleucodistrofia cerebrale |
Nuova terapia per la CALD
Presentati i dati aggiornati del programma di sviluppo clinico della terapia genica sperimentale elivaldogene autotemcel (eli-cel) per pazienti con adrenoleucodistrofia cerebrale (CALD), compresi i risultati aggiornati dello studio di Fase 2/3 Starbeam (ALD-102) e dello studio di follow-up a lungo termine (LTF-304), così come i dati di sicurezza dello studio di Fase 3 (ALD-104). I dati sono stati presentati in data odierna in occasione della sessione orale del Simposio Presidenziale al 47° ... (Continua)
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04/12/2020 I punti in comune fra Huntington, Sla e demenza |
Una base comune per le malattie neurodegenerative
Si aggiunge un altro tassello al grande mosaico delle malattie degenerative del sistema nervoso, in particolare riguardo l’idea che malattie neurodegenerative differenti possano avere una base comune. E questo importante traguardo anche grazie alla ricerca biomedica italiana. In pratica, le malattie neurodegenerative possono convergere verso meccanismi comuni e dipendere da geni che possono esprimersi con manifestazioni clinicamente eterogenee. Questa la conclusione di un lavoro ... (Continua)
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06/10/2020 15:28:00 L’antivirale verrà testato su 30 soggetti |
Atassia di Friedreich, forse efficace un farmaco anti-Aids
È cominciato in questi giorni, presso il Polo veneto dell’IRCCS Medea, uno studio clinico per testare sicurezza ed efficacia del trattamento con Etravirina in pazienti con Atassia di Friedreich, una malattia genetica rara nella cui patogenesi è implicata la deficienza di una proteina, la fratassina. Il farmaco antivirale - approvato per il trattamento dell’infezione da HIV - ha dimostrato di essere in grado di aumentare la concentrazione di fratassina in modelli animali e cellulari di ... (Continua)
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30/09/2020 10:50:00 Potrebbe predire anche il rischio di ammalarci di demenza |
L’intelligenza artificiale ci dice se il cervello è vecchio
Una cuffia indossata di notte mentre dormiamo potrà svelarci la vera età del nostro cervello. Lo rivela uno studio del Massachusetts General Hospital di Boston, secondo cui l’intelligenza artificiale potrà anche predire l’eventuale rischio di insorgenza della demenza. I ricercatori americani hanno sviluppato il Bai – Brain Age Index -, un indice di misura della vera età biologica del cervello di una persona, che può coincidere o meno con l’età anagrafica. "L’Intelligenza artificiale ... (Continua)
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18/06/2020 16:00:00 Studio su pazienti split brain dimostra l’esistenza di onde specifiche |
Come il sonno si propaga nel cervello
Durante il sonno, particolari onde cerebrali attraversano ripetutamente la superficie del nostro cervello da un emisfero all'altro. Una nuova ricerca di un team internazionale guidato dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca, pubblicata sulla rivista scientifica The Journal of Neuroscience, ha ora dimostrato che la propagazione di tali onde avviene attraverso le connessioni anatomiche che uniscono parti distanti del cervello e che un danno a questi collegamenti determina un’importante limitazione alla ... (Continua)
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05/05/2020 14:20:00 Il parassita della leishmaniosi sembra svolgere un ruolo protettivo |
Un’infezione parassitaria protegge dall’Alzheimer
La malattia di Alzheimer colpisce prevalentemente individui anziani, ha un’eziologia ancora sconosciuta ed è una condizione neurodegenerativa caratterizzata da una progressiva demenza da severa infiammazione, per la quale non esiste ancora alcuna cura. Diversi studi hanno mostrato come i meccanismi infiammatori, probabilmente scatenati dalla presenza di placche di amiloide nel cervello, siano secondari all’attivazione di un sistema multiproteico intracellulare chiamato ... (Continua)
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20/03/2020 15:40:00 Nuovi criteri clinici per la diagnosi della demenza frontotemporale |
Distinguere la demenza dai problemi psichiatrici
La demenza frontotemporale (FTD) è la seconda causa per frequenza di decadimento cognitivo prima dei 65 anni, dopo la malattia di Alzheimer. È una patologia neurodegenerativa corticale lobare progressiva caratterizzata da disturbi psico-comportamentali quali disinibizione, apatia, alterazioni della condotta sociale, mancanza di empatia, impulsività, aggressività. In circa il 40% dei casi vi è una ereditarietà e nel 20% dei casi è possibile identificare una ... (Continua)
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