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ARTICOLI
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Risultati da 71 a 80 DI 100
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12/12/2017 Il farmaco potrebbe essere efficace anche per Alzheimer e Parkinson |
Nuova cura per l’Huntington
C’è una nuova speranza per tutti i malati di Huntington, e forse non solo per quelli. Un farmaco sperimentale si è rivelato in grado di rallentare la progressione della Corea di Huntington, una malattia genetica neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare conducendo al declino cognitivo. In teoria, lo stesso farmaco - iniettato direttamente nel fluido spinale - potrebbe avere effetto anche sul morbo di Parkinson e sul morbo di Alzheimer. La procedura sperimentale è stata ... (Continua)
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07/12/2017 Speranza per la cura delle malattie neurodegenerative |
Nuova terapia genica con staminali
In molte malattie neurodegenerative le cellule del sistema immunitario che hanno il compito di difendere il sistema nervoso centrale – dette microglia – giocano un ruolo fondamentale. Uno studio pubblicato su Science Advances dimostra per la prima volta, seppure in via sperimentale, l’efficacia di una tecnica di trapianto e terapia genica che si basa sul trapianto di cellule staminali del sangue direttamente nei ventricoli cerebrali per poter dare origine a una progenie cellulare simile ... (Continua)
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07/11/2017 Sperimentazione punta a ringiovanire i tessuti degli anziani |
Trasfusioni di sangue per curare l’Alzheimer
Una soluzione che sembra ricordare più la medicina dei secoli passati che quella moderna, ma potenzialmente in grado di funzionare. Un team di scienziati dell’azienda Alkahest di San Carlos, in California, con il coordinamento della neurologa Sharon Sha della Stanford University, ha sperimentato infatti gli effetti di trasfusioni di sangue da giovani donatori su pazienti anziani affetti da Alzheimer. Oltre ad essere sicura, la procedura, testata su un piccolo campione di 18 soggetti, ... (Continua)
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04/04/2017 Ricerca italiana sulle mutazioni genetiche alla base della malattia |
Sla, scoperto un biomarcatore specifico
C’è uno storico mito dello sport nella copertina del nuovo numero della prestigiosa rivista scientifica Science Tanslational Medicine: il campione di baseball statunitense Lou Gehrig. Il primo sportivo della storia ad avere fatto notizia per la tragica morte a causa della SLA (sclerosi laterale amiotrofica). La notizia fece talmente scalpore, e della malattia neurodegenerativa alla fine degli anni Trenta del secolo scorso si sapeva talmente poco, che addirittura prese il suo nome: “malattia ... (Continua)
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23/03/2017 11:30:00 L'origine è nella parte del cervello deputata alla gratificazione |
Parkinson, danni cerebrali e comportamenti compulsivi
Le persone che soffrono di Parkinson spesso sviluppano nel tempo comportamenti impulsivi-compulsivi – come la dipendenza dal gioco d’azzardo, i disturbi dell’alimentazione o l’ipersessualità – che riducono ulteriormente la loro qualità della vita e quella della loro famiglia. A lungo si è pensato che questi disturbi fossero un effetto collaterale dei farmaci, ma uno studio pubblicato oggi su Molecular Psychiatry suggerisce al contrario che la loro origine è nelle alterazioni cerebrali dei ... (Continua)
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06/03/2017 12:26:59 Una riduzione drastica dei livelli può causare malattie neurodegenerative |
Un colesterolo troppo basso non va bene
La riduzione del colesterolo nel sangue è uno delle principali strategie per contrastare le malattie cardiovascolari, a tutt’oggi la prima causa di morte al mondo. Le statine hanno dimostrato di essere molto efficaci per questo scopo, ma cosa succede quando questa diminuzione avviene non nel sangue, ma nelle membrane cellulari? Il colesterolo gioca un ruolo di primo piano nella regolazione delle proprietà delle membrane delle cellule, soprattutto per quanto riguarda la loro fluidità, ... (Continua)
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06/02/2017 16:10:00 Benefici evidenti da alcuni fitoderivati di piante indiane |
Sla, effetti positivi della fitoterapia
La fitoterapia potrebbe rivelarsi utile anche nella lotta alla Sclerosi laterale amiotrofica, malattia neurodegenerativa causata dalla sovraespressione della proteina SOD1 nei neuroni che controllano il movimento. Alcuni fitoderivati estratti dalla Withania somnifera e dalla Mucuna pruriens, piante impiegate da secoli dalla medicina tradizionale indiana (Ayurveda), sono infatti in grado di rallentare e contrastare una serie di sintomi e di alterazioni cellulari, sub-cellulari e molecolari ... (Continua)
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30/01/2017 15:46:00 Le origini della malattia potrebbero essere remotissime |
Alzheimer alla nascita
Fin nella prima infanzia o addirittura nella vita prenatale potrebbero affondare le radici del morbo di Alzheimer. È l'ipotesi immaginata da alcuni ricercatori della University of British Columbia che hanno pubblicato un lavoro su Acta Neuropathologica. La tesi è che un'eventuale carenza di vitamina A possa mettere in moto una reazione a catena i cui effetti sarebbero visibili molti anni dopo. Il deficit del nutriente potrebbe incidere sulla programmazione dei tessuti cerebrali predisponendo ... (Continua)
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11/01/2017 12:45:00 Il ruolo di alcuni batteri intestinali nell'accumulo di proteine tossiche |
Il Parkinson potrebbe nascere nell'intestino
Nell'intestino potrebbe trovarsi l'origine del morbo di Parkinson. Lo dice una ricerca pubblicata su Cell da un team del California Institute of Technology coordinato dal dott. Sarkis Mazmanian, che spiega: «Abbiamo scoperto per la prima volta un legame biologico tra la malattia di Parkinson e il microbioma intestinale. Più in generale, questa ricerca rivela che un disturbo neurodegenerativo può avere origine dall’intestino, non solo dal cervello come si pensava in precedenza. La scoperta che ... (Continua)
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14/12/2016 10:21:00 Ricerca italiana punta a nuove cure per la Corea-acantocitosi |
Malattia delle foglie di acanto, il ruolo dell'autofagia
Sulla rivista Blood è apparso un nuovo studio dedicato alla Corea-acantocitosi, meglio nota come Malattia delle foglie di acanto. Si tratta di una malattia neurodegenerativa progressiva ereditaria che colpisce i giovani adulti intorno ai 35 anni con effetto gravemente invalidante. Lo studio, condotto da scienziati dell'Università di Verona, è stato finanziato dalla Fondazione Telethon, che ha permesso così di aprire nuovi orizzonti di ricerca e terapia in questa malattia. Il lavoro, ... (Continua)
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