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04/07/2024 11:42:00 Calo delle funzioni cognitive e disturbi della memoria più frequenti

L’infiammazione cronica favorisce l’Alzheimer
Uno stato infiammatorio cronico predispone all’insorgenza della malattia di Alzheimer. A dirlo è uno studio pubblicato su Neurology, che sottolinea come soffrire di infiammazione cronica tra i 20 e i 30 anni esponga a un rischio maggiore di sviluppare un calo delle funzioni cognitive e di soffrire di disturbi della memoria nella mezza età.
La ricerca è firmata da scienziati dell’Università della California guidati da Kristine Yaffe. I dati sono stati ricavati dal database dello studio CARDIA ... (Continua)

21/06/2024 10:40:00 I sintomi della malattia impattano sulla qualità del sonno

Come affrontare i disturbi del sonno nel Parkinson
Il Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più frequente al mondo e colpisce circa 6,1 milioni di persone. Si tratta di una patologia complessa causata dalla morte progressiva di alcune cellule del cervello che producono dopamina, un neurotrasmettitore che controlla i movimenti del corpo. È caratterizzata da tremore, rigidità muscolare, lentezza dei movimenti e disequilibrio. Si manifesta per lo più attorno ai 60 anni con circa il 10% di pazienti sotto i 50 anni.
I disturbi del ... (Continua)

21/06/2024 09:28:28 Il suo Dna ha rallentato lo sviluppo della malattia

L'uomo che ha resistito all'Alzheimer
Le mutazioni genetiche tolgono, le mutazioni genetiche danno. In questo caso si parla di anni di vita, quelli di cui ha beneficiato un uomo colombiano che, portatore della variante genetica Presenillina 1, avrebbe dovuto sviluppare una forma precoce di Alzheimer entro i 40 anni.
Non è andata così. L’uomo ha condotto una vita normale fino a 67 anni, quando effettivamente sono comparsi i primi segnali del declino cognitivo moderato. L’uomo è poi morto nel 2019 a 74 anni.
Quello che è ... (Continua)

20/06/2024 17:45:00 Sopravvivenza maggiore con la combinazione di più farmaci

Terapia combinata per gli oligodendrogliomi
Uno studio francese presentato al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology di Chicago mostra l’efficacia di un trattamento combinato per la cura degli oligodendrogliomi, neoplasie che crescono molto lentamente ma che hanno un alto grado di aggressività.
Dallo studio emerge la maggiore efficacia di un mix di farmaci rispetto a un trattamento basato su un unico medicinale.
L’oligodendroglioma colpisce soprattutto persone giovani, attorno ai 40 anni, sviluppandosi in ... (Continua)

07/06/2024 11:55:00 Strumento utile contro i tumori alla testa

Il primo atlante digitalizzato del cervello umano
La cura dei tumori cerebrali rappresenta una delle sfide più impegnative nel campo della medicina e dell’oncologia. Così come la comprensione del cervello per chi si dedica alle neuroscienze. Negli ultimi anni questi settori hanno vissuto un notevole sviluppo anche grazie alle innovazioni tecnologiche e strumentali che hanno consentito di raggiungere risultati inimmaginabili fino a poco tempo fa.
A Trento, grazie alla collaborazione dei tre principali stakeholder della ricerca ... (Continua)

03/06/2024 17:45:00 Alcuni soggetti sono malati ma non mostrano sintomi

Portatori sani di Alzheimer
C’è una piccola percentuale di malati di Alzheimer che mostra i segni neuropatologici della malattia di Alzheimer ma senza manifestarne i sintomi di demenza o declino cognitivo.
Un team di ricercatori dell’Istituto di Neuroscienze di Amsterdam ha cercato di indagarne i motivi pubblicando uno studio su Acta Neuropathologica Communications.
Sono stati esaminati campioni di tessuto cerebrale conservati alla Banca olandese del cervello. A ogni paziente era abbinata una cartella clinica con i ... (Continua)

03/06/2024 15:30:00 Eliminati i prodotti di scarto dell’attività neuronale

Di notte il cervello si ripulisce
Nel 2013 con un articolo pubblicato su Science, Lulu Xie e colleghi, al tempo alla University of Rochester Medical Center di New York, avevano dimostrato che durante il sonno avviene una sorta di “pulizia” cerebrale che consente di eliminare tutti i prodotti di scarto dell’attività neuronale accumulati durante il giorno. Fu una scoperta importante che da una parte chiariva uno dei motivi per cui è importante dormire e perché esseri umani e animali sono costretti a riposare ciclicamente e ... (Continua)

28/05/2024 10:10:00 Un ragazzo bilingue torna a esprimersi grazie a un dispositivo intelligente

Muto per un ictus, l’AI lo aiuta a parlare
Un ragazzo paralizzato dall’età di 20 anni per un ictus ritrova la capacità di parlare grazie a un nuovo dispositivo intelligente. È la storia di Pancho, ragazzo di madrelingua spagnola, che oltre 10 anni dopo l’ictus è stato arruolato da un team di scienziati dell’Università della California di San Francisco diretto da Edward Chang per uno studio innovativo.
Chang e il suo team gli hanno impiantato degli elettrodi sulla corteccia cerebrale per registrare l’attività neurale, tradotta in ... (Continua)

27/05/2024 09:31:03 Messo a punto da ricercatori italiani

Nuovo dispositivo rigenera il midollo spinale lesionato
Un dispositivo in grado di guidare la rigenerazione del midollo spinale lesionato grazie a un elettrodo innovativo. Lo hanno messo a punto i ricercatori di RISEUP, un progetto europeo a guida ENEA che comprende anche Sapienza Università di Roma e Rise Technology srl in Italia, insieme agli spagnoli dell’Università Politecnica di Valencia (UPV) e del Centro Investigacion Principe Felipe (CIPF) e i francesi del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS).
Si tratta di una struttura ... (Continua)

17/05/2024 11:20:00 Alcuni soggetti mostrano una base funzionale a livello encefalico

La sindrome del cuore infranto parte del cervello
La sindrome del cuore infranto esiste e ha origine nel cervello. Lo dice uno studio realizzato dai ricercatori del Policlinico di Foggia e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology-Cardiovascular Imaging.
I ricercatori hanno valutato l’attività funzionale encefalica attraverso una tomo-scintigrafia cerebrale nelle pazienti con sospetta sindrome del cuore infranto e demenza vascolare. Molte pazienti sviluppano la sindrome del cuore infranto dopo un forte stress emotivo e ... (Continua)

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