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ARTICOLI
TROVATI : 100
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Risultati da 31 a 40 DI 100
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22/11/2022 09:50:00 Il passaggio dalla fase acuta a quella cronica può durare molto |
Covid, sintomi neurologici a distanza di mesi
Il Covid, come noto, produce effetti negativi anche sul cervello. Uno studio dell’Indian Institute of Technology di Delhi che verrà presentato al convegno annuale della Radiological Society of North America (RSNA) ha mostrato la presenza di anomalie cerebrali fino a 6 mesi dopo la guarigione da Covid-19. Secondo i dati dei Cdc americani, un adulto su 5 svilupperà effetti a lungo termine a causa di Covid-19. Fra i sintomi neurologici associati ci sono mal di testa, difficoltà di ... (Continua)
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14/10/2022 16:34:00 Brevi cicli di dieta mima-digiuno sembrano rallentarne la progressione |
Una dieta per contrastare l’Alzheimer
Brevi cicli di una dieta che imita il digiuno sembrano ridurre i segni dell'Alzheimer. Sono questi i risultati di uno studio apparso sulla rivista scientifica Cell Reports. I ricercatori, guidati dal Prof. Valter Longo in collaborazione con i professori Christian Pike e Pinchas Cohen della USC (University of Southern California) “Leonard Davis School of Gerontology”, hanno scoperto che i topi che avevano seguito diversi cicli di una dieta mima-digiuno mostravano livelli più bassi di due ... (Continua)
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04/10/2022 12:10:00 Alterazione della comunicazione neurale nell’epilessia temporale |
Quando il cervello è troppo connesso
Per molti anni i neuroscienziati hanno creduto che l’attività spontanea cerebrale, ovvero il comportamento dei neuroni quando non direttamente impegnati in attività specifiche quali produrre pensieri o interagire col mondo esterno, fosse per lo più caotica e priva di significato funzionale. Eppure, da almeno due decenni sappiamo che, seppur apparentemente scollegata dal pensiero e dall’azione, l’attività “a riposo” (dall’inglese resting state) del nostro cervello presenta un livello ... (Continua)
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26/09/2022 11:50:00 LL-37 attiva il meccanismo che consente la progressione della malattia |
Alzheimer, scoperto il peptide che lo fa progredire
I ricercatori dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con l’Istituto di Zoologia di Kunming (Cina), hanno contribuito all’individuazione del peptide antimicrobico umano, l’LL-37, che contribuisce alla progressione della malattia di Alzheimer. Lo studio è stato pubblicato su Molecular Psychiatry, rivista del gruppo Nature. Il gruppo di ricerca dell’Università Statale di Milano, coordinato da Michele Mazzanti, aveva già condotto studi precedenti dimostrando che la proteina CLIC1, ... (Continua)
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30/06/2022 15:00:00 Chi si infetta ha maggiori probabilità di sviluppare una sindrome depressiva |
Covid e rischio di depressione
I pazienti affetti da COVID-19 anche dopo guarigione presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. Questo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» condotto da un team di ricercatori coordinato dal prof Fabio Sambataro, Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova. Oltre alle note ... (Continua)
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21/06/2022 11:22:00 Rischi maggiori per chi mostra rigidità della parete dell’aorta |
Demenza, la rigidità aortica è un fattore di rischio
La rigidità della parete dell’aorta e la pressione del polso sono due elementi potenzialmente connessi con un rischio maggiore di demenza. Lo evidenzia uno studio pubblicato su Jama Neurology da un team del Vassar College di Poughkeepsie guidato da Leroy Cooper. La ricerca ha preso in considerazione 257 adulti dello studio Framingham Third Generation con un’età media di 54 anni e appartenenti all’etnia europea occidentale. È così emerso che a misurazioni più alte di rigidità dell’aorta e ... (Continua)
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13/06/2022 10:10:00 L’ipotesi di un progetto di ricerca italiano |
Comprendere l’autismo grazie al sistema visivo
Dall’ipersensibilità ai vestiti a un’estrema attenzione visiva al dettaglio, circa il 90% degli individui autistici riporta esperienze sensoriali atipiche. All’origine di ciò, secondo le teorie più consolidate, si trova uno sbilanciamento dell’attività neuronale. Un nuovo progetto del neuroscienziato della SISSA Davide Zoccolan, finanziato dalla Simons Foundation Autism Research Initiative (SFARI), si propone di verificare questa ipotesi nel sistema visivo. Nei prossimi due anni lo scienziato ... (Continua)
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27/05/2022 12:10:00 Scoperti meccanismi modulatori nelle trasmissioni sinaptiche |
Epilessia, il possibile ruolo degli astrociti
Diversi studi dimostrano che gli astrociti, le cellule gliali più diffuse nel sistema nervoso centrale, svolgono un ruolo fondamentale nel cervello mediante il rilascio di gliotrasmettitori, che contribuiscono alla modulazione della trasmissione sinaptica. Nella corteccia cerebrale, la popolazione neuronale è rappresentata da neuroni eccitatori e interneuroni inibitori. Le disfunzioni interneuronali sono implicate in alcune malattie del cervello, come epilessia, schizofrenia ed autismo, nelle ... (Continua)
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09/03/2022 09:33:00 Studio si concentra sulla sindrome di Pitt-Hopkins |
La stampa in 3D per studiare le malattie neuronali
Scoprire le cause delle malattie neuronali attraverso i tessuti stampati in 3D: è questo lo scopo del progetto che unisce gli sforzi dei ricercatori del Politecnico di Milano e di Humanitas University. Lo studio indaga le cause molecolari dell’insorgenza e dello sviluppo della sindrome di Pitt-Hopkins, una malattia a carico del sistema neuronale, grazie alla realizzazione di un modello in vitro di corteccia cerebrale umana tramite la biostampa 3D di organoidi neuronali ... (Continua)
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28/01/2022 16:33:00 A carico della via endo-lisosomiale |
Alterazioni comuni in tre forme di demenza
All'origine dell'Alzheimer e delle altre due più comuni forme di demenza potrebbe esserci un problema a livello del “sistema digerente della cellula”, la via endo-lisosomiale. “Non sarà un percorso facile, ma se le nostre evidenze saranno confermate da ulteriori studi, si potranno aprire nuove frontiere terapeutiche”, conferma Roberta Ghidoni, Direttrice Scientifica dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia e coordinatrice del progetto europeo "EU Joint ... (Continua)
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