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22/07/2021 17:10:00 Diagnosi migliori rispetto all’esame di un cardiologo

Ecg e intelligenza artificiale per la sindrome del Qt lungo
L’utilizzo combinato di un elettrocardiogramma a 12 derivazioni e di un algoritmo di intelligenza artificiale riesce a individuare con più facilità l’esistenza di una sindrome del Qt lungo (Lqts) rispetto all’esame di un cardiologo esperto.
A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Cardiology da un team della Mayo Clinic di Rochester diretto da Michael Ackerman, che spiega: «Il 25-40% delle persone con Lqts, una patologia congenita che colpisce un individuo su duemila, pur avendo valori ... (Continua)

15/07/2021 14:28:36 Le 10 regole d’oro per un sonno rigenerante

Fitness e sonno, il binomio del vero benessere
Riuscire a conciliare una corretta attività fisica e un riposo notturno rigenerante è la chiave perfetta per raggiungere un buono stato di salute, ma non sempre tale unione è semplice da concretizzare e spesso ci sono dei dubbi su come far coesistere in maniera armonica i due aspetti.
Come trovare dunque il giusto equilibrio? La dottoressa Verena Senn, neurobiologa e responsabile della ricerca sul sonno di Emma - The Sleep Company fornisce alcuni pratici consigli, validi sia per gli ... (Continua)

05/07/2021 15:45:00 Una mutazione a carico di PRRT2 favorisce le due patologie

Epilessia ed emicrania legate da un gene
È la mutazione di un gene la causa del malfunzionamento neuronale che determina l’insorgenza di diverse malattie genetiche rare parossistiche, quali l’epilessia infantile, le discinesie, sino all’emicrania, legati a un’anomala trasmissione dei segnali tra le cellule del cervello. Il gene è il PRRT2, e la sua mutazione altera l’azione dello ione Calcio, fondamentale per il corretto funzionamento della comunicazione tra neuroni.
La scoperta è stata realizzata dai ricercatori del Centro di ... (Continua)

21/04/2021 17:00:00 Grazie allo studio di una rara forma ereditaria della malattia

Scoperto nuovo meccanismo alla base del Parkinson
Grazie allo studio di una rara forma ereditaria della malattia di Parkinson, ricercatori dell’Università di Trento hanno descritto un nuovo meccanismo patologico alla base della malattia che potrebbe in futuro essere sfruttato in chiave terapeutica anche per le forme non genetiche. Pubblicato sulla rivista Brain, il lavoro è stato coordinato da Giovanni Piccoli, ricercatore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio), con il supporto del programma carriere della ... (Continua)

22/03/2021 11:33:00 Scoperta l’influenza della mutazione della sequenza R138Q del gene FMR1

X-fragile, l’impatto di una mutazione
La formazione di sinapsi funzionali nel cervello è fondamentale per stabilire una comunicazione e una plasticità neuronali efficienti, che sono alla base dei processi cognitivi e sociali. Tutto ciò non avviene nella sindrome dell’X-fragile, dove si riscontrano cambiamenti strutturali a livello delle sinapsi, deputate alla comunicazione tra i neuroni, causati da mutazioni del gene FMR1, tra cui quella nella sequenza R138Q.
Sono questi i risultati di una ricerca che ha visto il coinvolgimento ... (Continua)

02/12/2020 La tecnica consente un miglioramento di tutti i sintomi

Parkinson, speranze dalla fotobiomodulazione
Lentezza dei movimenti, rigidità, tremore. Tanto basta dire perché si affacci nella mente l’ombra pesante del Parkinson, la malattia neurodegenerativa considerata tra le più impattanti sulla qualità della vita delle persone colpite e di chi le assiste.
Secondo i dati più recenti ne sono colpiti circa 8 milioni di persone nel mondo (in Italia oltre 250 mila), il 2% della popolazione con più di 65 anni e fino al 5% degli over 80, e secondo le previsioni il numero è destinato ad aumentare fino ... (Continua)

25/11/2020 15:23:03 Cambia l’oggetto della dipendenza ma gli effetti sono comunque traumatici

Dipendenze, una speranza dalla fotobiomodulazione
C’è chi lo fa per sfuggire da un malessere, per dimenticare, distrarsi, chi inizia per mera curiosità o per sentirsi parte di un gruppo, e anche chi lo fa quasi per scherzo, come se fosse qualcosa da cui è semplice tornare indietro. E poi si finisce nel baratro. La maggior parte delle persone, col tempo, perde tutto: amicizia, amore, lavoro, famiglia. Se stessi.
In Italia e nel mondo i numeri sulle dipendenze non sono affatto leggeri: alcol, droga, fumo, gioco d’azzardo ogni anno ... (Continua)

09/11/2020 16:20:00 Contrasta la progressione della malattia su modello animale

Una proteina potrebbe fermare la Sla
Uno studio, condotto dal Laboratorio di Neurobiologia Molecolare dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e pubblicato on line sulla rivista scientifica EBioMedicine, ha evidenziato, per la prima volta, che la proteina CXCL13, della famiglia delle chemochine, è attivata dai neuroni che comandano i movimenti muscolari volontari (motoneuroni) e che la sua presenza ha effetti benefici nel contrasto della progressione della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in un modello ... (Continua)

21/09/2020 09:33:00 Una persona su 4 affetta da Parkinson rischia anche la demenza
Parkinson e Alzheimer, legame pericoloso
Età avanzata, disturbi precoci dell’equilibrio, durata della malattia, sono tutti fattori di rischio che espongono i pazienti parkinsoniani alla demenza. Lo spiega il dott. Giorgio Sacilotto, neurologo del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO, referente del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), in occasione della 27esima Giornata Mondiale di sensibilizzazione sul tema dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ... (Continua)
06/07/2020 16:45:00 Gefaxipant mostra efficacia in due studi di fase 3

Nuovo rimedio per la tosse cronica
Due studi di fase 3 (denominati COUGH-1 e COUGH-2) mostrano l’efficacia e la sicurezza di Gefapixant (MK-7264) nel trattamento della tosse cronica refrattaria e idiopatica.
Gefapixant è un antagonista selettivo del recettore P2X3 che, somministrato per via orale alla dose di 45 mg due volte al giorno, ha dimostrato di ridurre in modo statisticamente significativo il numero di attacchi di tosse in un'ora, registrati nell'arco delle 24 ore, rispetto al placebo, a 12 (COUGH-1) e a 24 settimane ... (Continua)

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