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ARTICOLI
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Risultati da 81 a 90 DI 100
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03/05/2018 14:49:31 Speranze terapeutiche per la ceriodolipofuscinosi neuronale di tipo 2 |
Nuovo farmaco per una rara malattia neuronale infantile
Era una patologia rara senza terapia. Ma oggi la ceriodolipofuscinosi neuronale di tipo 2 (CLN2), malattia degenerativa che porta alla distruzione del sistema nervoso centrale dei bambini, può essere bloccata da un nuovo farmaco che rimpiazza l'enzima di cui questi pazienti sono carenti. La sperimentazione della terapia è stata condotta su 23 bambini in 4 diversi Centri internazionali, tra cui l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per l'Italia. I risultati che ne documentano l'efficacia sono ... (Continua)
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12/04/2018 Terapia genica applicata alla patologia neurodegenerativa |
Alzheimer, gene modificato può curarlo
Se la via puramente farmaceutica risulta impervia, una speranza per la cura del morbo di Alzheimer viene dalla terapia genica. Un team dei Gladstones Institutes di San Francisco ha pubblicato su Nature Medicine il resoconto di una sperimentazione che ha individuato nella proteina associata al gene apoE4 la chiave per prevenire il danno neuronale. Lo studio diretto da Yadong Huang potrebbe portare a una nuova cura per l’Alzheimer, anche se siamo ancora alla fase di sperimentazione in ... (Continua)
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11/01/2018 15:31:00 Combinazione di due molecole si rivela efficace |
Nuovo farmaco contro l’obesità
Secondo i nutrizionisti e i dietologi, durante le festività gli italiani ingrassano fino a 5 kg. Purtroppo non solo in questo periodo si sente la necessità di ritornare in forma, l’obesità è un problema medico e sanitario molto diffuso in Italia. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità come una vera e propria malattia. L’obesità è una condizione cronica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo in misura tale da influenzare negativamente sullo stato di ... (Continua)
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27/11/2017 Scoperto nuovo meccanismo che provoca problemi neurologici |
Un’infezione materna provoca deficit neuronale nel nascituro
Un’infezione materna può provocare problemi neurologici al nascituro. A scoprire uno dei meccanismi biologici coinvolti è un team dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) e dell’ospedale Humanitas di Milano. Il lavoro è stato pubblicato su Biological Psychiatry. “È nota ormai da tempo l’associazione tra le infezioni materne durante la gravidanza e difetti del neurosviluppo del nascituro, ma i meccanismi molecolari che sono alla base di questo processo non ... (Continua)
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21/11/2017 Svelata l’impronta digitale metabolica delle staminali cerebrali |
Cellule staminali del cervello, nuova scoperta italiana
Attraverso una sofisticata analisi basata sulla risonanza magnetica nucleare dei metaboliti cellulari (metabolomica) sono state evidenziate le sottili ma specifiche differenze che permettono di caratterizzare le cellule staminali cerebrali differenziandole in funzione dell’età. La terapia cellulare con staminali richiede che le cellule presentino precisi e specifici biomarcatori per escludere contaminazioni con altre cellule più differenziate capaci di ridurre l’efficacia dell’ intervento ... (Continua)
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04/09/2017 15:22:34 Non conta solo l’emisfero sinistro del cervello |
Recuperare il linguaggio grazie al midollo spinale
Pensiamo e parliamo con il cervello, mentre il midollo spinale, l’altro componente del nostro sistema nervoso centrale, è deputato al controllo di movimenti che eseguiamo senza pensarci, come camminare, sederci, muovere una mano e tanti altri che compiamo ripetutamente ogni giorno. Ma uno studio apparso su Frontiers of Neurology e realizzato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e l’Università degli Studi e l’ASST Santi e Paolo ... (Continua)
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21/03/2017 12:55:00 Cervello più protetto se assunto entro 8 ore |
Ictus, il veleno di un ragno riduce i danni
Sembra un paradosso, ma il veleno di un ragno australiano potrebbe rivelarsi benefico per i pazienti colpiti da ictus. Ad annunciarlo sono i ricercatori della University of Queensland in Australia guidati da Glenn King. Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, segnala la possibilità che l'assunzione entro 8 ore di un farmaco sintetizzato sulla base del veleno dell'Atrax robustus (ragno dei cunicoli) si riveli fondamentale per limitare i danni al cervello ... (Continua)
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31/01/2017 10:35:26 Volumi ridotti di plasma al cervello provocano il disturbo |
Balbuzie, cause da ricercarsi nell'afflusso di sangue
Pare che alla base della balbuzie non ci sia un problema genetico, ma una questione «meccanica», ovvero la riduzione dell'afflusso di sangue alle regioni del cervello preposte all'elaborazione del linguaggio. A elaborare l'ipotesi è uno studio del Children’s Hospital di Chicago pubblicato su Human Brain Mapping. L'area del cervello interessata sarebbe quella di Broca della corteccia frontale, dove nascono le frasi, e il lobo posteriore, dove vengono rielaborate le parole pronunciate dagli ... (Continua)
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26/01/2017 Ingurgitiamo ogni anno 11mila frammenti di plastica |
Mangiamo pesce o plastica?
Uno studio dell'Università di Gand, in Belgio, ha fatto una scoperta inquietante. Stando ai dati, chi consuma pesce in maniera abituale introduce nel proprio corpo circa 11mila frammenti di plastica in un anno, con effetti sulla salute ancora sconosciuti. Il dott. Colin Janssen, che ha coordinato la ricerca, afferma che le microparticelle accumulate nei nostri tessuti possono causare danni a lungo termine: «Abbiamo dimostrato che questi frammenti entrano nel nostro corpo attraverso il pesce ... (Continua)
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22/12/2016 17:10:00 Alcuni di noi sono più predisposti a celebrare la festività |
Lo spirito del Natale risiede nel cervello
Se non vedete l'ora che arrivi il Natale, allora fate parte della schiera degli entusiasti che possiedono il vero spirito natalizio. E si tratterebbe di qualcosa di innato, legato a una rete neuronale che si attiva di fronte alle immagini tipiche delle feste natalizie. A sostenerlo è uno studio pubblicato sul British Medical Journal da scienziati dell'Università di Copenhagen. Lo studio si è avvalso della risonanza magnetica funzionale e della partecipazione di una ventina di volontari, che ... (Continua)
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