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Risultati da 1 a 10 DI 23

19/07/2024 10:30:00 Favoriscono la proliferazione dei tumori

I virus antichi possono ancora farci male
I virus che hanno colpito l’umanità nei tempi antichi potrebbero continuare a fare danni, aiutando i tumori odierni a sopravvivere e prosperare.
A ipotizzarlo è un nuovo articolo pubblicato su Science Advances da scienziati americani guidati da Edward Chuong, docente BioFrontiers Institute della University of Colorado di Boulder, che spiega: “Gli studi hanno dimostrato che questi retrovirus endogeni possono essere addomesticati a nostro vantaggio, ma non ce ne sono molti che dimostrano come ... (Continua)

23/05/2024 10:50:00 Contribuiscono alla suscettibilità ai disturbi psichiatrici

Le antiche infezioni favoriscono i disturbi mentali
Infezioni vecchie di migliaia di anni possono ancora fare danni, predisponendo alcuni di noi a disturbi psichiatrici come la schizofrenia, il disturbo bipolare e la depressione.
A scoprirlo è uno studio del King’s College di Londra pubblicato su Nature Communications che ha mostrato come l’8% circa del nostro genoma sia composto da sequenze chiamate Retrovirus Endogeni Umani (HERVs), risultato di antiche infezioni virali avvenute centinaia di migliaia di anni fa.
Lo studio dimostra che ... (Continua)

21/05/2024 10:20:00 La sua riattivazione potrebbe scatenare la malattia

Sla, alla base un retrovirus?
La riattivazione del retrovirus endogeno Herv-K potrebbe essere alla base della sclerosi laterale amiotrofica (Sla). È la conclusione di un lavoro pubblicato su Nature Communications che apre a nuove prospettive per il trattamento della Sla attraverso l’inibizione dell’espressione di questi retrovirus: alcune già in fase di valutazione in studi clinici. Il progetto, coordinato da Avindra Nath e da Marta Garcia Montojo del National Institute of Health, Bethesda, Washington, ha visto la ... (Continua)

09/05/2024 Gli effetti degli inibitori della trascrittasi inversa

Alzheimer, farmaci per l’Hiv potrebbero funzionare
Alcuni farmaci utilizzati in caso di Hiv sembrano in grado di contrastare l’Alzheimer. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Pharmaceuticals da un team del Sanford Burnham Prebys di San Diego coordinato da Jerold Chun.
I farmaci che mostrano una correlazione con una ridotta incidenza dell’Alzheimer sono gli inibitori della trascrittasi inversa, usati comunemente nel trattamento dei retrovirus.
Lo studio si basa su scoperte precedenti dello stesso team pubblicate nel 2018 su Nature, che ... (Continua)

02/05/2024 Scoperta sinergia fra immunoterapia e farmaci mirati

Possibile terapia combinata per il cancro del pancreas
In uno studio condotto al Dipartimento di Oncologia Molecolare dell’Istituto Europeo di Oncologia, il gruppo di ricerca coordinato da Gioacchino Natoli ha scoperto il meccanismo molecolare per cui due terapie contro il tumore del pancreas singolarmente poco efficaci, se combinate ottengono invece un buon risultato terapeutico. Si tratta del trametinib associato a immunoterapia: insieme hanno dimostrato nei modelli preclinici di poter acquisire un controllo molto significativo della malattia. I ... (Continua)

28/03/2024 16:56:00 Individuati frammenti del virus nel circolo sanguigno e nei tessuti

Long Covid, il virus può rimanere più di 1 anno
Anche oltre un anno dopo il contagio, Covid-19 può essere visibile nel sangue e nei tessuti dei pazienti. È quanto emerge da un nuovo studio realizzato dall’Università della California di San Francisco.
I ricercatori californiani hanno scoperto frammenti di antigeni del virus Sars-CoV-2 nel circolo sanguigno fino a 14 mesi dopo l’infezione e per oltre 2 anni nei campioni di tessuto prelevati da individui colpiti dal virus. I risultati sono stati presentati alla Conferenza sui retrovirus e le ... (Continua)

22/03/2024 09:30:00 Trapiantato l’organo da un animale geneticamente modificato

L’uomo col rene di maiale
Un uomo di 62 anni ha ricevuto il trapianto di un rene da un maiale geneticamente modificato al Massachussets General Hospital di Boston. Si tratta tecnicamente di uno xenotrapianto (un trapianto ottenuto con l’utilizzo di organi provenienti da specie diverse, ndr), il primo di questo tipo.
Il paziente, secondo il resoconto dei sanitari americani, «cammina già per i corridoi del Massachussets General Hospital e potrebbe essere dimesso presto». Il rene ha già cominciato a produrre urina dopo ... (Continua)

11/03/2024 11:40:00 Nuovi dati associano il farmaco a rischi inferiori di Long Covid

Remdesivir utile contro Covid-19
Sono stati resi pubblici nuovi dati riguardanti l’uso di remdesivir in soggetti colpiti da Covid-19. Li ha presentati Gilead Sciences, la casa farmaceutica che ha sviluppato il farmaco, durante una Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche (CROI, Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections).

- Uno studio ha dimostrato che remdesivir è stato associato a una riduzione del rischio di alcuni sintomi di Long COVID nelle persone ospedalizzate per ... (Continua)

01/12/2022 11:40:00 Può rappresentare una speranza per il trattamento

Hiv, nuova tecnica per capire se è dormiente
Una nuova speranza di trattamento per i bambini affetti da Hiv arriva dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids. Medici e ricercatori sono riusciti a mettere a punto una nuova procedura in grado di caratterizzare la carica virale residua e la risposta immunitaria protettiva a essa associata presente nei pazienti, individuando quei bambini in cui il residuo virale risulta dormiente e quelli in cui tale residuo comporta, se non adeguatamente ... (Continua)

24/06/2022 11:30:00 Identificato un nuovo meccanismo dell’infezione

Ecco come Zika danneggia il cervello dei nascituri
Un nuovo studio ha rivelato i meccanismi attraverso i quali il virus Zika, trasmesso dalla puntura di zanzare infette, può danneggiare lo sviluppo cerebrale dei nascituri. La scoperta arriva da una ricerca condotta all’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) e all’Università di Pisa e pubblicata sulla rivista Stem Cell Reports.
La sindrome congenita da Zika è stata descritta per la prima volta nel 2015 in Brasile in alcuni neonati le cui madri avevano ... (Continua)

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