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ARTICOLI
TROVATI : 18
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Risultati da 1 a 10 DI 18
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30/09/2024 11:20:00 Nelle persone obese o diabetiche con insufficienza cardiaca |
Semaglutide riduce il rischio cardiovascolare
Risultati pubblicati recentemente su The Lancet, provenienti da un’analisi cumulativa degli studi STEP HFpEF, STEP HFpEF-DM, SELECT and FLOW, mostrano che semaglutide riduce in modo statisticamente significativo il rischio combinato di mortalità cardiovascolare o di eventi da scompenso cardiaco nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF) o lievemente ridotta. I risultati non hanno invece dimostrato un effetto benefico statisticamente significativo sulla ... (Continua)
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03/09/2024 11:50:00 Diverse ricerche presentano risultati importanti |
Semaglutide potrebbe rallentare l’invecchiamento?
Alcuni farmaci che contengono il principio attivo semaglutide sarebbero in grado di rallentare l’invecchiamento biologico. Il farmaco, sviluppato per il trattamento del diabete di tipo 2, è diventato famoso per i suoi potenti effetti dimagranti, ma secondo i ricercatori il principio attivo potrebbe fare di più, ad esempio «invertire la malattia renale, prevenire l'insufficienza cardiaca, ridurre l'ipertensione resistente ai farmaci tradizionali e ridurre di un terzo (in chi è cardiopatico) il ... (Continua)
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15/07/2024 10:40:00 L’antidiabetico usato per dimagrire metterebbe a rischio di neuropatia ottica |
Possibili danni al nervo ottico con semaglutide?
Il farmaco antidiabetico semaglutide, utilizzato con successo da molti per dimagrire, potrebbe essere associato a danni collaterali finora non considerati. Uno studio pubblicato su Jama Ophthalmology mostra infatti che il suo utilizzo è legato a un aumento delle probabilità di insorgenza di neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (Naion), la seconda forma più comune di neuropatia ottica, causa significativa di cecità tra gli adulti. La malattia colpisce fra le 2 e le 10 persone ... (Continua)
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21/05/2024 09:34:48 Il farmaco per il diabete e l’obesità riduce il rischio di morte cardiovascolare |
Semaglutide previene anche l’infarto
Semaglutide, l’agonista GLP1 sviluppato per il diabete e divenuto poi celebre per i suoi effetti sul peso corporeo, sembra avere un altro effetto positivo, quello di ridurre il rischio di infarto, ictus e morte cardiovascolare. A segnalarlo è una ricerca discussa durante l’ultimo congresso della European Association for the Study of Obesity, secondo cui il farmaco ha un effetto protettivo indipendente dalla perdita di peso che si riesce a ottenere. Lo studio è stato realizzato su ... (Continua)
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17/04/2024 09:40:00 Chi somma obesità e insulino-resistenza è maggiormente esposto |
La sindrome metabolica aumenta i rischi di cancro al fegato
Chi è affetto dalla sindrome metabolica ha un rischio maggiore di incorrere in neoplasie. Sulla relazione, il XXX Congresso nazionale delle Malattie Digestive che vede la presenza numerosa della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE), dedica una sessione per illustrare le evidenze finora acquisite, i farmaci in sperimentazione, le tecniche endoscopiche per la riduzione di peso e i numerosi studi sulla dieta mediterranea e il microbioma. Fra le componenti della ... (Continua)
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05/04/2024 12:52:00 È un antidiabetico simile alla semaglutide |
Un nuovo farmaco ferma il Parkinson
Un farmaco antidiabetico simile alla semaglutide, il medicinale noto per gli effetti dimagranti, sarebbe in grado di fermare l’avanzata del Parkinson. A evidenziarlo è un trial condotto dai ricercatori dell’Ospedale universitario di Strasburgo coordinato da Mathieu Anheim, che hanno esaminato l’effetto della lixisenatide, principio attivo appartenente appunto alla classe degli analoghi dell’ormone Glp-1. I pazienti con Parkinson diagnosticato da meno di 3 anni che lo hanno assunto hanno ... (Continua)
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04/04/2024 11:45:00 Gli effetti positivi del farmaco tirzepatide |
L'antidiabetico che protegge il cuore
Il farmaco tirzepatide, sviluppato per i pazienti diabetici, svela i suoi effetti positivi anche in relazione al cuore e al contrasto dell’obesità. A segnalarlo è uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology da un team di ricercatori coordinato da Giuseppe Paolisso dell’Università UniCamillus di Roma e dell’Università Vanvitelli di Napoli. Gli autori hanno realizzato una metanalisi sull’azione della tirzepatide a livello cardiovascolare, valutandone gli effetti protettivi cardiaci in ... (Continua)
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14/12/2023 10:32:00 Gli agonisti del recettore GLP-1 vanno assunti con cautela |
Rischio di suicidio legato all’uso di farmaci per dimagrire
Ancora non è possibile mettere un punto definitivo alla questione dei farmaci antidiabetici usati per dimagrire che potrebbero avere un ruolo nell’insorgenza di pensieri suicidari. A dirlo è una nota dell’Ema che fa il punto sul processo di revisione che il Prac ha avviato negli scorsi mesi: "Il Prac ha esaminato le prove disponibili provenienti da studi clinici, sorveglianza post-marketing e pubblicazioni di letteratura su casi segnalati di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo ... (Continua)
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27/11/2023 12:40:00 Regolano la velocità con cui si mangia e il momento di fermarsi |
I neuroni che combattono le abbuffate
Esistono neuroni specifici che servono a regolare la velocità con cui si consuma il cibo e a decidere il momento in cui fermarsi. Sono stati individuati da ricercatori dell’Università della California di San Francisco, che hanno pubblicato i dettagli della scoperta su Nature. I neuroni sono situati nel tronco encefalico e fanno parte dello stesso circuito nervoso su cui agiscono alcuni farmaci antidiabetici come la semaglutide, sempre più utilizzati per il dimagrimento. Una scoperta, ... (Continua)
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02/11/2023 16:10:00 Strategia efficace soprattutto in alcuni periodi della vita |
La terapia intermittente per l’obesità
La terapia intermittente potrebbe rappresentare la giusta scelta per tutte quelle persone alle prese con l’obesità. Lee Kaplan, responsabile della sezione di medicina dell'obesità presso la Geisel School of Medicine di Dartmouth e direttore dell'Obesity and Metabolism Institute di Boston, ha affermato che l'uso continuativo dei farmaci anti-obesità potrebbe essere necessario per evitare di riacquistare il peso perso, dato che queste terapie non modificano in modo permanente il livello ... (Continua)
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