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15/05/2024 11:11:00 Le mutazioni a loro carico possono essere determinanti

Cancro, il ruolo delle proteine IDH
Terapie mirate contro la proteina IDH migliorano la sopravvivenza di tumori rari e difficili da trattare. La mutazione del gene IDH1, scoperta recentemente, è riscontrabile nell’80% dei gliomi di basso grado, un tipo di cancro del cervello, nel 20% dei colangiocarcinomi e nel 10% dei casi di leucemia mieloide acuta. È però necessario che il test molecolare per individuare la mutazione genetica sia svolto fin dal momento della diagnosi. L’appello per sensibilizzare clinici e Istituzioni viene ... (Continua)

07/05/2024 11:00:00 Cirrosi e tumori quasi sempre evitabili grazie allo stile di vita

Un decalogo per la salute del fegato
Prevenzione è la parola d’ordine per molte malattie, ma nel caso della salute del fegato appare davvero una scelta obbligata. Secondo le stime, addirittura il 90% dei casi di cirrosi e carcinoma del fegato sarebbe prevenibile con un corretto stile di vita.
A dirlo sono gli esperti dell’Associazione italiana per lo studio del fegato, che hanno stilato un decalogo per la prevenzione in questo ambito.

1) Evitare l’alcol, causa di 7 diversi tipi di cancro e una delle cause più frequenti ... (Continua)

06/05/2024 10:30:00 Nuove evidenze sull’anticorpo romosozumab

Menopausa, un anticorpo contro i rischi di frattura
Nuovi dati disponibili evidenziano l’efficacia del farmaco romosozumab nel trattamento dell’osteporosi fra le donne in post-menopausa ad alto rischio di frattura.
I dati, presentati nel corso del Congresso mondiale sull'osteoporosi, l'osteoartrite e le malattie muscoloscheletriche (Wco-Iof-Esceo) 2024, mostrano i risultati chiave del primo studio retrospettivo di coorte in Danimarca volto a osservare le caratteristiche delle pazienti selezionate per il trattamento con romosozumab nella ... (Continua)

03/05/2024 10:21:48 Lo sport aumenta la durata del sonno e riduce la sonnolenza diurna

L’attività fisica riduce l’insonnia
Praticare un’attività fisica si rivela una scelta vincente anche se si soffre di insonnia. Secondo uno studio pubblicato su BMJ Open da un team dell’Università di Reykjavik, infatti, un’attività fisica regolare ha l’effetto di ridurre i sintomi correlati all’insonnia e di normalizzare la durata del sonno negli adulti.
I ricercatori, guidati da Erla Bjornsdottir, hanno analizzato il nesso fra attività fisica nel corso di un decennio e sintomi dell’insonnia, durata del sonno e sonnolenza ... (Continua)

30/04/2024 12:10:00 Netta diminuzione dei rischi di complicazioni cardiache

Covid, meno rischi per il cuore in chi è vaccinato
Un grande studio realizzato su 20 milioni di persone in Europa chiarisce il rapporto fra Covid, vaccini e rischio di complicazioni cardiache. Nello specifico, i dati dimostrano che fra i soggetti che avevano ricevuto una vaccinazione c’era una netta diminuzione dei rischi di complicanze cardiache in seguito all’infezione da Covid rispetto a chi non aveva ricevuto alcun tipo di immunizzazione.
L’indagine, realizzata da scienziati delle università di Catalogna, Oslo ed Estonia, “ha registrato ... (Continua)

24/04/2024 10:45:00 Come riconoscere congiuntivite, blefarite e uveite

Le malattie più comuni legate agli occhi
È capitato a tutti, almeno una volta, di provare una sensazione di fastidio più o meno prolungato agli occhi, simile a pizzicore, bruciore o arrossamento: si tratta spesso di situazioni transitorie, ma sempre fastidiose e talvolta in grado di generare qualche preoccupazione.
Escluse le cause di immediata identificazione, come il contatto con agenti esterni quali moscerini, detergenti o prodotti di make-up, è importante indagare eventuali ulteriori cause per capire come affrontare il problema ... (Continua)

22/04/2024 09:30:00 Nuovi dati sul gender gap nella cura delle malattie cardiovascolari

Stop all’approccio “a bikini” alla salute femminile
Il gender gap nella cura delle malattie del cuore è al centro del Forum Monzino “Ricerca Clinica e malattie cardiovascolari nella donna”: il dosaggio di tutti farmaci per il cuore è calcolato per un giovane maschio di 70 kg di peso, ignorando le specificità delle donne, che negli studi clinici farmacologici sono rappresentate per meno del 40%.
“È urgente rivoluzionare quello che la cardiologa americana Nanette Wenger ha definito “approccio a bikini alla salute della donna”, concentrato sul ... (Continua)

02/04/2024 12:45:00 Nuove frontiere nella lotta contro le malattie autoimmuni

Nuova terapia per il lupus eritematoso sistemico
Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia cronica autoimmune che colpisce principalmente la popolazione giovane di sesso femminile e si caratterizza per la produzione da parte dei Linfociti B di anticorpi diretti erroneamente verso vari organi e tessuti dell’organismo. Il Lupus può manifestarsi in qualsiasi organo e apparato e per questo motivo risulta essere un esempio paradigmatico tra tutte le malattie autoimmuni cosiddette sistemiche.
Diversi studi preclinici hanno attestato ... (Continua)

02/04/2024 09:35:59 Bisogna parlarne senza tabù per avere una vita sessuale sana

Parlare di sesso fa bene
Quanto è importante, oggi, il benessere sessuale? E che cosa si può fare per aiutare uomini e donne, tanto da single quanto in coppia, a prendersi più cura di loro stessi senza paura o inibizioni?
A queste e altre domande ha cercato di rispondere “Lei&Lui: educare alla salute e all’intimità dall’adolescenza all’età matura”, l’evento promosso da Assosalute – Associazione nazionale farmaci di automedicazione che ha coinvolto due figure di riferimento per il benessere sessuale e affettivo, una ... (Continua)

26/03/2024 12:50:00 Effetto positivo del farmaco per la disfunzione erettile

Alzheimer, il Viagra sembra ridurne il rischio
La somministrazione di Viagra potrebbe essere associata a un rischio più basso di insorgenza del morbo di Alzheimer (AD). A rivelarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease da un team del Cleveland Clinic Genome Center che ha esaminato i dati real world relativi a due database indipendenti, mostrando una riduzione del 30%-54% della prevalenza di AD tra i pazienti che hanno assunto il sildenafil rispetto a quelli che non lo hanno fatto.
I ricercatori guidati da Feixiong ... (Continua)

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