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ARTICOLI
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06/09/2012 L'allattamento artificiale aumenta il pericolo della patologia |
Rischio di stenosi pilorica con il biberon
La stenosi pilorica potrebbe essere favorita dal tipo di allattamento offerto al bambino. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Pediatrics che si è concentrato su questa patologia dell'apparato gastrointestinale che colpisce i neonati e che può essere risolta solo attraverso intervento chirurgico. La stenosi pilorica è caratterizzata da un restringimento anomalo del tratto gastrointestinale fra lo stomaco e il duodeno provocato dall'ingrandimento del muscolo pilorico che ... (Continua)
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02/08/2012 11:57:53 Tubo-dilatazione con palloncino per superare dolori e ovattamenti auricolari |
Nuova tecnica per le disfunzioni tubariche
L’estate, periodo di vacanza, ci porta di frequente a viaggi aerei e magari a successive immersioni subacquee o escursioni montane in quota. Tali escursioni di pressione possono determinare l’insorgenza di forti dolori all’orecchio accompagnati da fastidiosi ovattamenti auricolari, specie in soggetti predisposti in quanto sofferenti di riniti e difficoltosa respirazione nasale. Il Prof. Lino Di Rienzo, Dirigente U.O. Otorinolaringoiatria, Ospedale Santo Spirito-ASL RME, di Roma, spiega: ... (Continua)
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15/06/2012 10:04:54 L'indurimento delle arterie si potrà combattere con una terapia ultra-specifica |
Farmaci a orologeria contro l'aterosclerosi
Nei prossimi anni avremo a disposizione farmaci ultra-intelligenti contro l'aterosclerosi. Saranno delle vere e proprie piccole bombe a orologeria, che si attiveranno solo per dilatare i vasi sanguigni ostruiti dall'aterosclerosi, evitando così gli effetti collaterali dei normali vasodilatatori. Questi farmaci infatti allargano i vasi sanguigni in maniera indiscriminata, portando a un abbassamento della pressione sanguigna e in alcuni casi a una riduzione di afflusso di ossigeno al cuore, ... (Continua)
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29/02/2012 12:05:28 Un'iniezione di speciale cemento per prevenire le fratture |
Mal di schiena, plastica alle vertebre per evitare recidive
Sono le fratture uno dei rischi più concreti e frequenti dopo un intervento di trattamento della stenosi del canale spinale - patologia causata dall’età avanzata, dall’artrosi o, spesso, dalla concomitanza di entrambi i fattori -, che provoca il restringimento del canale di passaggio dei nervi della colonna vertebrale. Le fratture possono subentrare dopo l’impianto di un distanziatore interspinoso, tra le opzioni terapeutiche più efficaci per curare queste malattie. Si tratta di protesi di ... (Continua)
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09/02/2012 13:32:58 Scoperto un collegamento tra il gene HDAC9 e l’ictus dei ‘grossi vasi’ |
Identificato un nuovo gene ‘sentinella’ dell’ictus cerebrale
Nel mondo ogni 40 secondi un individuo viene colpito da ictus, patologia che rappresenta tutt’ora la terza causa di morte e la prima di invalidità permanente. Il numero d’infarti cerebrali, in futuro, però, potrebbe essere ridotto grazie ai risultati, pubblicati on line su Nature Genetics *, di un grande studio internazionale focalizzato sulla ricerca delle cause genetiche dell’ictus cerebrale ischemico. Lo studio, promosso da un gruppo internazionale di scienziati appartenenti al The ... (Continua)
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29/07/2011 11:55:40 Risultati di studi preliminari condotti negli Stati Uniti |
Sclerosi multipla e CCSVI, sperimentazioni e ritardi
Ad Albany, nello stato di New York, uno studio preliminare su 125 pazienti conferma l'efficacia dell'angioplastica alle vene colpite da Insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) come trattamento della Sclerosi multipla (SM). A Stanford i ricercatori danno per scontato che la CCSVI esiste e che si associa alla SM, e indagano mettendo a confronto due diverse tecniche diagnostiche, che risultano in parte sovrapponibili e quindi ulteriormente confirmatorie della correlazione tra le due ... (Continua)
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25/07/2011 11:51:27 Un palloncino per le disfunzioni tubariche |
Sinusiti addio!
“L’estate, periodo di vacanza, ci porta di frequente a viaggi aerei e magari a successive immersioni subacquee o escursioni montane in quota. Tali escursioni di pressione possono determinare l’insorgenza di forti dolori all’orecchio accompagnati da fastidiosi ovattamenti auricolari, specie in soggetti predisposti in quanto sofferenti di riniti e difficoltosa respirazione nasale. Questa condizione è denominata disfunzione tubarica - a parlare è il Prof. Lino Di Rienzo Businco, Dirigente ... (Continua)
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24/05/2011 Studio sulle apnee e le capacità rigenerative del cervello |
Dormire bene aiuta il cervello a rigenerarsi
I ricercatori del San Raffaele di Milano hanno compreso cosa accade nel cervello di soggetti che soffrono di apnee ostruttive nel sonno (OSA – Obstructive sleep apnea) e come curare i deficit cognitivi derivanti da tale patologia.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, contribuiscono a capire quali sono le strutture del cervello che soffrono nell’OSA e sottolineano l’impatto positivo di un trattamento come la ... (Continua)
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12/05/2011 L'aborto chimico più pericoloso di quello chirurgico |
Maggior rischio di complicazioni con la RU486
Per la prima volta uno studio evidenzia i possibili rischi connessi con la pratica dell'aborto chimico, assicurata dalla pillola RU486. Le ricercatrici Ea Mulligan e Hayley Messenger hanno pubblicato sulla rivista Australian Family Physicians i risultati di uno studio condotto su 7000 aborti eseguiti in Australia fra il 2009 e il 2010.
Ne è emerso che il 3,3 per cento delle donne che avevano subito un aborto chimico si sono rivolte a un pronto soccorso per la comparsa di complicazioni ... (Continua)
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23/02/2011 L'AISM dà il via a uno studio su un campione di 2000 pazienti |
Sclerosi multipla, studio sulla correlazione con la CCSVI
Si è parlato molto dello studio promosso da AISM e FISM sulla correlazione fra la Sclerosi multipla e la CCSVI, secondo le intuizioni del prof. Zamboni. Dopo una prima fase di collaborazione, quest'ultimo ha deciso di abbandonare il Comitato direttivo dello studio in contrasto con il protocollo stabilito.
Lo studio tuttavia andrà avanti e tenterà di dare una risposta agli interrogativi riguardanti un possibile nesso fra le due patologie. Ad analizzare i risultati sono chiamati il dott. ... (Continua)
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