L'Helicobacter pylori aumenta il rischio di Alzheimer

La sua eradicazione potrebbe ridurre l'impatto della malattia

C'è un nesso fra la presenza dell'Helicobacter pylori nello stomaco e le possibilità di insorgenza del morbo di Alzheimer. A segnalarlo è uno studio pubblicato su Alzheimer's & Dementia da un team dell'Università di Berlino coordinato da Antonios Douros.
L'Helicobacter pylori è un batterio opportunista che vive nello stomaco di un gran numero di adulti, stimabile fra il 30 e il 50% della popolazione. In alcuni casi può attivarsi causando gastrite e ulcera, condizioni che se non trattate opportunamente possono a loro volta evolvere in un tumore gastrico.
Negli ultimi anni, tuttavia, sono emerse nuove correlazioni, rivelando il coinvolgimento del batterio in una serie di malattie ematologiche, cardiovascolari e neurologiche come l'Alzheimer.
La sua eradicazione potrebbe quindi eliminare una delle concause di insorgenza dell'Alzheimer, riducendone l'incidenza. Andrebbero trattati quindi gli adulti sintomatici che presentano bruciore gastrico, nausea, inappetenza, gonfiore addominale.
Lo studio ha osservato per 11 anni le condizioni di salute di oltre 4 milioni di adulti di entrambi i sessi inizialmente liberi da demenza, scoprendo che oltre 40.000 hanno poi sviluppato la malattia di Alzheimer. La presenza di un'infezione sintomatica da Helicobacter ha comportato un aumento del rischio di Alzheimer dell'11%, per arrivare a un picco del 24% a 10 anni dall'insorgenza dei primi sintomi dell'infezione.


15/01/2024 10:00:00 Andrea Sperelli


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